DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, cade sul Resegone: morto Angelo, padre di famiglia

La vittima è Angelo Giudici, 60 anni di Oggiono

Angelo Giudici era un escursionista esperto

Lecco, 11 ottobre 2019 - È precipitato per 300 metri in un canalone sul Resegone, senza possibilità di scampo. La vittima dell’ennesima sciagura della montagna è Angelo Giudici, 60 anni di Oggiono, un escursionista esperto ed atleticamente preparato per i suoi trascorsi da portiere in campo prima da giovane e da allenatore e preparatore dei giocatori tra i pali della squadra del suo paese dopo. Conosceva inoltre bene le vette lecchesi, dove saliva spesso.

Nonostante l’esperienza e la capacità sportiva ieri pomeriggio poco prima delle 14.30 ha messo un piede in fallo mentre percorreva il sentiero delle Creste, nel tratto tra la Passata e i Solitari, sul versante bergamasco di Pian Serrada, pagando una banale distrazione di quelle che possono sempre capitare a chiunque con un prezzo troppo alto, cioè la vita. Con lui c’era anche una coppia di amici che lo hanno visto cadere nel vuoto e ruzzolare giù per il pendio per centinaia di metri senza potere nulla per fermarlo. I compagni di gita hanno immediatamente allertato i soccorritori: dalla base di Villa Guardia si sono levati in volo i sanitari dell’eliambulanza di Como che poi hanno trasferito sul posto anche i tecnici del Soccorso alpino della XIX delegazione lariana. Per il pensionato brianzolo di sesant’anni però non c’era ormai più nulla che si potesse compiere, se non constarne il decesso per «arresto cardiorespiratorio in seguito a traumi da precipitazione», come recita il referto clinico con le cause della morte, e poi recuperare la salma. I soccorritori hanno inoltre riaccompagnato a valle gli altri due escursionisti.

L’oggionese lascia la moglie e due figli. Oltre ad andare in montagna era appassionato di nuoto, partecipava ai gruppi di cammino e dava una mano come volontario del piedubus. «La vita è troppo bella ma anche troppo breve, voglio godermela e fare ciò che più mi piace fino a quando posso», ripeteva spesso da quando era in pensione per spiegare agli amici perché non perdeva occasione per compiere escursioni ed attività fisica.