Piergiorgio – Giorgio, come lo chiamavano e conoscevano tutti – non era uno sprovveduto. Piergiorgio Mozzanica, il 68enne di Olgiate Molgora che l’altro pomeriggio è precipitato per ottanta metri in un dirupo ed è morto durante una gita in Valsassina, era consigliere del Cai di Calco. Era un camminatore esperto, aveva partecipato a trekking in mezzo mondo, in Tibet, Perù, Bolivia e altri posti ancora. Con lui al suo fianco c’era sempre Giovanna, la moglie. Giovanna era con lui anche l’altro pomeriggio: stavano rientrando da una passeggiata alla cascata della Troggia, alle porte della Val Biandino, lungo il Sentiero Paradiso, un percorso semplice per loro, ma a tratti molto esposto. Giorgio camminava sulla parte a valle del sentiero, sul ciglio, per consentire a Giovanna di stare sulla parte a monte, più riparata, ma è inciampato, come può capire ovunque a chiunque, è scivolato ed è finito nel baratro. Se si fosse trovato sul lato meno esposto probabilmente sarebbe caduto a terra e se la sarebbe cavata con qualche livido. Giorgio era pure il presidente della sezione del gruppo comunale dell’Aido di Olgiate e Calco. "Un duro colpo per tutti noi – lo ricorda il sindaco Giovanni Battista Bernocco, che ha appreso la notizia direttamente da Marta, figlia di Giorgio -. Oltre ad essere un amico, era un cittadino speciale, impegnato per gli altri". "Giorgio era un tipo solare, che amava fare del bene al prossimo", sono invece le parole dell’ex presidente regionale dell’Aido Giovanni Ravasi. Giorgio è stato l’ultimo di una lunga serie di appassionati di montagna che hanno perso la vita su vette, pareti e pendii lombardi. Da inizio anno i tecnici volontari del Soccorso alpino della XIX Delegazione Lariana hanno già dovuto recuperare i resti di 20 persone.
D.D.S.