Riposi saltati e reparti sguarniti: i sanitari di Lecco sono allo stremo

I sindacalisti interni denunciano la situazione di ospedali pubblici, poliambulatori e servizi territoriali Asst

La sanità lecchese cerca rinforzi

La sanità lecchese cerca rinforzi

Lecco - ​Riposi saltati, ferie, se e quando concesse, date con il contagocce, richiami in servizio coatti e reparti e servizi a ranghi sempre più ridotti ridotti. Per questo chi può scappa altrove, mentre gli ormai ex eroi dimenticati del Covid che restano al loro posto non ne possono più. A peggiorare ulteriormente la situaizone, in corsia è tornato il coronavirus con le conseguenti assenze per malattia e positività in aumento. A denunciare quanto sta accadendo negli ospedali pubblici, nei poliambulatori e nei servizi territoriali dell’Asst della provincia di Lecco sono i sindacalisti interni con i vertici di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing up, Usb e NurSind, cioè di tutte le sigle di categoria, che avvertono di "uno scenario drammatico" e che "le strutture rischiano il collasso".

Il coordinatore della Rsu Giuseppe Valsecchi ha chiesto un incontro urgente al prefetto di Lecco Sergio Pomponio, che sarebbe disponibile già per martedì, sebbene dalla direzione generale dell’Asst lecchese stiano tentando di procrastinare. Tra infermieri, Oss, ausiliari, tecnici e altri dipendenti non medici hanno accumulato 158mila ore di straordinari e 48mila giorni di ferie arretrate. Nonostante le continue riduzioni dei posti letto e le serrate dei reparti, si stima manchino all’appello 350 operatori sanitari in aggiunta ai circa 2.500 in servizio. Per reclutare i rimpiazzi sono stati banditi diversi concorsi, ma in pochi accettano di lavorare nelle strutture lecchesi. Da gennaio a maggio si sono contate 165 defezioni tra dimissioni volontarie e richieste di mobilità, più di una e mezzo per ogni giorno feriale. "La carenza di personale mette a serio rischio la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti – si legge nella lettera inviata al prefetto e per conoscenza anche ai sindaci del territorio -. I riposi sono quasi sempre soppressi, le ferie vengono concesse, quando non annullate, con estrema difficoltà.

Nonostante i concorsi in atto, il personale decide di non prendere servizio a Lecco, in parallelo sono in aumento le dimissioni e gli abbandoni volontari. Da non sottovalutare, le facili previsioni di ulteriori pensionamenti che avverranno nel prossimo futuro, vista l’elevata età media dei dipendenti".