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170 anni fa morì Luciano Manara: Barzanò celebra il patriota rinascimentale / VIDEO

Per la ricorrenza in paese sono arrivati i bersaglieri della Fanfara di Legnano

Il sindaco Giancarlo Aldeghi celebra il patriota Luciano Marano

Barzanò (Lecco), 30 giugno 2019 – E' sepolto a Barzanò, nella tomba di famiglia, il patriota risorgimentale Luciano Manara, morto giovanissimo in battaglia ad appena 24 anni di età durante la difesa di quella che era la Repubblica Romana il 30 giugno 1849. Per ricordare il 170esimo anniversario del suo sacrificio quest'oggi in paese si è svolta una solenne celebrazione con un corteo fino alla sua sepoltura in via IV Novembre e all'antica residenza della sua famiglia. Alle celebrazioni, guidate dal sindaco Giancarlo Aldeghi, che ha invitato tutti i cittadini ad esporre la bandiera italiana alle finestre delle case, hanno partecipato anche i bersaglieri della Fantara di Legnano. LUCIANO MANARA – Luciano Manara ha partecipato alla e Cinque giornate di Milano, guidando la conquista di Porta Tosa poi divenuta Porta Vittoria. In via eccezionale, proprio per ricordare la sua azione, in paese oggi è stata sventolata il Tricolore originare delle Cinque giornate. Ha preso parte anche alla Prima guerra di indipendenza a capo di 500 volontari, chiamati i Bersaglieri lombardi, all'invasione del Trentino poi fallita, e, dopo altre imprese alla difesa della Repubblica Romana, nominato da Giuseppe Garibaldi in persona Capo di Stato maggiore. Celebre la sua frase: “Noi dobbiamo morire per chiudere con serietà il Quarantotto; affinché il nostro esempio sia efficace, dobbiamo morire". Il suo feretro è stato restituito ai familiari solo nel 1853, con l'obbligo però di tumularlo in forma strettamente privata a Barzanò dove nel 1864 è stato poi realizzata la sua tomba.