"Li avevo già divisi poi è partita la coltellata"

È fuori pericolo l’egiziano ferito con un fendente dal collega pizzaiolo. Il racconto del cameriere che ha cercato di sedare la lite a Colico.

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COLICO

di Daniele De Salvo

È fuori pericolo di vita Youssef Lhnny, il pizzaiolo marocchino di 39 anni che l’altra sera a Colico è stato accoltellato alla pancia. È stato sottoposto a un piccolo intervento chirurgico per suturare la ferita e bloccare l’emorragia all’addome, ma non ha riportato lesioni gravi nonostante quello che si temeva inizialmente. A pugnalarlo con un grosso coltello da cucina è stato il collega Samir Emal, egiziano 34enne che se l’è cavata con una denuncia con l’accusa di lesioni personali aggravate ed è stato subito rilasciato a piede libero dopo essere stato inizialmente fermato dai carabinieri e trasferito in caserma. L’assalto all’arma bianca è scattato poco prima delle 19 di venerdì all’interno della pizzeria "Da Nia" di via Nazionale.

"Stavano discutendo già da parecchi minuti per questioni di lavoro – riferisce un terzo collega cameriere –. Ero anche già intervenuti una prima volta per separarli". Proprio per evitare di rimanere gomito a gomito al bancone del forno e scongiurare il rischio di altre sceneggiate e stucchevoli discussioni davanti ai clienti uno era stato spedito in magazzino nel seminterrato dal proprietario dell’attività, ma non è servito a molto, perché, poco dopo, quando marocchino ed egiziano si sono nuovamente trovati faccia a faccia la situazione è degenerata ulteriormente e degenerata: i due si sono insultati, poi minacciati, quindi sono passati alla mani con sberle e spintoni e infine il 34enne ha afferrato un coltello e ha infilzato il 39enne, che è riuscito però a scappare e mettersi al sicuro fuori dalla pizzera. L’accoltellatore è stato subito fermato, non ha nemmeno accennato alla fuga e ha immediatamente ammesso di essere stato lui.