
L'Annunciazione del Tintoretto lascia palazzo delle Paure
Lecco, 4 febbraio Oltre 22mila persone hanno visitato la mostra «Tintoretto rivelato» con l'esposizione del dipinto «L'Annunciazione del doge Grimani» allestita a Palazzo delle Paure. Mai prima a Lecco un'opportunità culturale aveva riscosso tanto successo di pubblico: sono arrivare persone anche dalla Germania, la Svizzera, la Francia, gli Stati Uniti e l'Australia per ammirare il capolavoro del maestro veneziano del XVI secolo. Il compito di calare il sipario su quello che è stato certamente l'evento dell'anno è spettato ieri a Vittorio Sgarbi che, nell'aula magna del Politecnico del Polo territoriale di Lecco, ha svolto una sorta di «lectio magistralis» con una conferenza una conferenza dal titolo: «L’Annunciazione: Perugino, Bronzino, Tintoretto» per approfondire e sviluppare i contenuti di una mostra che lui stesso aveva curato a Gagliari nel 2009 in cui era stata già esposta «L'Annunciazione del doge Grimani». Il critico d'arte ha fatto registrate il tutto esaurito, con i 680 posti in plaese sold out da giorni. L'ospite è stato accolto dal prevosto della parrocchia centrale di San Nicolò monsignor Davide Milani, a cui si deve la mostra e il quadro prestato da un collezionista privato elogiato da Vittorio Sgarbi, dal sindaco Virginio Brivio, dall'Assessore alla cultura Simona Piazza e dagli organizzatori rganizzazione come Laura Polo D'Ambrosio, Giorgio Cortella e Giovanni Valagussa. «La formula proposta a Lecco è quella giusta – ha sostenuto il critico -. I valori spirituali devono essere condivisi, non possono essere imposti, perché l'arte dimostra Dio c'è».