di Daniele De Salvo
Le tute blu forgiano l’economia lariana. Sul lago lavorano quasi 50mila operai e addetti metalmeccanici. Sono il 17% dei circa 290mila lavoratori delle imprese del territorio. A Lecco la metalmeccanica occupa oltre 30mila persone, cioè il 28,5% di tutti i lavoratori, a Como 19mila, pari al 10%. "La provincia di Lecco occupa la prima posizione sia a livello regionale che nazionale", spiegano dalla Camera di commercio di Como e Lecco. Lecco è in vetta alla classifica tricolore pure dell’incidenza del numero di imprese metalmeccaniche che nell’area lariana sono circa 4.200 e rappresentano il 6,4%. In provincia di Como se ne contano 2.090, che sono poco meno del 5% del totale, mentre a Lecco ci sono 2.123 aziende metalmeccaniche, cioè il 9,2% del totale. Negli ultimi 6 anni dal 2016 al 2021 il metalmeccanico nell’area lariana ha però perso 331 aziende: Como ha perso 122 unità attive, pari al 5,5%, con la quota scesa dal 5,2% al 4,9%. La provincia di Lecco, nonostante abbia confermato la propria leadership nel settore, ha subito un “dimagrimento“ di 209 imprese, pari a un calo del 9%, conl’incidenza scesa dal 10,2% al 9,2%. Solo nel 2021 Como ha perso 9 imprese metalmeccaniche e Lecco 29. Tra inizio 2016 e fine 2021 gli addetti sono però aumentati di oltre 2.400 unità. Per Como l’aumento è stato di 86 unità, che rappresentano un incremento dello 0,5% sebbene la quota di incidenza sia passata dall’11,2% al 10,3%, mentre a Lecco gli addetti del settore sono cresciuti di quasi 2.400 unità e dell’8,4%. L’anno scorso a Lecco l’occupazione del settore si è chiusa con un saldo positivo di 900 addetti, invece a Como con un -800 persone. Lecco è la provincia lombarda che evidenzia la performance migliori. Il metalmeccanico su entrambe le sponde del lago rappresenta il 53,7% di export dei quasi 8 miliardi di euro di esportazioni.
A Lecco la quota delle esportazioni del settore è del 74,8% e in valori assoluti sono aumentate di 455,8 milioni di euro. La metalmeccanica rappresenta anche il 50% delle importazioni che ammontano a quasi 5 miliardi. A Lecco la percentuale sale al 70% che significa più di 440 milioni di euro.