Lecco, ospedali pieni per l'influenza: i pazienti ricoverati in cliniche private

I posti letto negli ospedali pubblici non bastano più a causa dell'epidemia di influenza

Per il picco influenzale

Per il picco influenzale

Lecco, 8 gennaio 2017 – Troppi ammalati di influenza e ospedali pieni: i posti letto non bastano più. Per questo è stato necessario bussare alle porte di altre cliniche private del territorio, come la Gb Mangioni hospital, la Casa di cura Beato Luigi Talamoni e l'Inrca di Casatenovo per ricoverare tutti i pazienti. Lo annuncia Oliviero Rinaldi, direttore socio sanitario dell'Ats della Brianza, l'Agenzia di tutela della salute, ex Asl, di cui fa parte anche l'Azienda socio-sanitaria territoriale di Lecco: “La situazione ha portato così alla saturazione anche dei posti letto aggiuntivi rendendo necessario l’accordo con alcune strutture sanitarie private accreditate del nostro territorio che hanno dato disponibilità ad accogliere pazienti necessitanti di ricovero, contribuendo ad incrementare la disponibilità recettiva ospedaliera complessiva”.

Nelle ultime due settimane si è registrato un continuo incremento degli accessi ai Pronto soccorso in tutta la Regione Lombardia, registrando accessi maggiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche in provincia di Lecco e di Monza si sono registrate condizioni di iperafflusso e sovraffollamento, soprattutto negli ultimi giorni. Per fronteggiare l'emergenza quest'oggi sono stati convocati anche i componenti dell'Unità di Crisi dei Pronto soccorso. “In tutte e tre le Asst del nostro territorio, cioè Lecco, Monza e Vimercate la risposta all'eccezionale afflusso di pazienti è stata pronta e rapida, con l'attivazione del Piano di sovraffollamento, che prevede l’aumento di posti letto e, in considerazione della crescente necessità di ospedalizzazione dei pazienti, quest’anno sono stati aggiunti, in accordo con la nostra Ats, ulteriori 47 posti letto”, spiega Oliviero Rinaldi.

Le analisi effettuate dagli esperti del servizio di Epidemiologia dell’Ats hanno evidenziato che dal primo dicembre 2017 si è avuto un notevole incremento dei volumi di attività che ha coinvolto prevalentemente pazienti in codice rosso (+30%) ed in codice giallo (+17%). Lo straordinario incremento di pazienti ad elevata complessità assistenziale è stato concomitante con l’incremento dell’incidenza di sindromi influenzali che, in maniera inattesa, ha già superato quanto osservato l’anno scorso e mostra nell’ultima settimana del 2017 un trend in ascesa. Da qui la decisione di accordarsi con alcune strutture sanitarie private accreditate, tra cui appunto Gb Mangioni hospital, Casa di cura Beato Luigi Talamoni, Inrca di Casatenovo e Istituti Clinici Zucchi.

“Purtroppo rimane difficile prevedere l’andamento del numero di nuovi casi di sindromi influenzali sul territorio che, nei prossimi giorni, potrebbe ulteriormente incrementare – aggiunge il direttore sanitario dell’Ats Silvano Lopez -. Per tale motivo nell’incontro di oggi è stata evidenziata la possibilità che alcuni ricoveri chirurgici per condizioni non gravi, programmati e differibili vengano posticipati cercando tuttavia di limitare al massimo i disagi per i pazienti. E' stato inoltre chiesto ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta di contribuire alla gestione dei pazienti in condizioni cliniche meno gravi (codici bianchi) limitando la necessità, per questi ultimi, di ricorrere ai Pronti soccorso. Contemporaneamente, coinvolgeremo le strutture ambulatoriali territoriali al fine di garantire l’accesso diretto per prestazioni di diagnostica per immagini di tipo tradizionale, come le lastre al torace, in modo da rendere più efficienti e tempestivi i percorsi diagnostico- terapeutici di pazienti”. Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta negli ultimi giorni hanno inoltre garantito l’apertura degli ambulatori nei giorni prefestivi.