ANGELO PANZERI
Cronaca

Lecco, operaio truffato: sottratti 90mila euro

A processo un 29enne accusato di aver ideato il raggiro ai danni di un 50enne di Monte Marenzo poi deceduto

di Angelo Panzeri

Ha truffato di ben 89.400 euro un 50enne di Monte Marenzo facendogli credere in guadagni eccezionali, superiori a quelli della banca, accompagnandolo a bere e sotto l’effetto dell’alcol facendogli firmare una serie di assegni. Quei soldi, invece di essere investiti sono serviti al presunto truffatore per pagare debiti da gioco. La storia è stata ricostruita in tribunale ieri e vede a processo Michael Aquila, 29 anni di Monte Marenzo, accusato di truffa aggravata, nei confronti di Mario Barachetti, 50 anni, che nel frattempo è deceduto. Però dal letto dell’ospedale di Lecco ha trovato il coraggio di raccontare il raggiro a genitori e sorella. Nel processo, davanti a giudice monocratico Nora Lisa Passoni, il 29enne è assistito dall’avvocato Agnese Massaro, mentre la parte civile è affidata all’avvocato Francesco Anzaldi. Più persone sono a conoscenza della presunta truffa che ha le connotazioni di un raggiro di gruppo ai danni del 50enne. I fatti risalgono al periodo tra l’ottobre 2015 e aprile 2016, quando Mario Barachetti, all’epoca in casa integrazione alla Trafileria Brambilla, viene attirato in una trappola ideata da Micheal. Ai primi di ottobre del 2015 Michael Aquila propone a Mario Barachetti un investimento che avrebbe prodotto guadagni superiori a quelli di una banca e al termine avrebbe avuto in regalo anche una Golf bianca diesel, che era uno dei suoi sogni. Il 50enne, single, persona taciturna, cambia stile di vita con quell’ investimento e nelle serate del 4, 11, e 18 marzo, tre venerdì sera viene invitato da Micheal Aquila e Diego Bonaiti a Cisano che l’accompagnano in un capanno alla periferia di Merate, dove gli viene fatto bere un micidiale cocktail e contemporaneamente firmare assegni in favore di Michael Aquila. Nel racconto si parla anche di armi che spuntano. "Quelle uscite notturne ci hanno sorpreso - ha raccontato in aula Luisa, sorella di Mario Barachetti - arrivava tardi e non era sua abitudine e il giorno successivo stava male per quanto aveva bevuto". Il 23 marzo 2016 qualche giorno dopo le tre serate al capanno Mario Barachetti viene ricoverato e dal letto dell’ospedale racconta il raggiro. "Da quel momento - ha aggiunto Luisa Barachetti - ho cercato di ricostruire quanto gli era accaduto, ho frugato nel suo comodino e ho trovato quei bonifici che Mario aveva firmato". Da quel momento i familiari seguono da vicino Mario che morirà il 24 aprile 2016.