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Lecco, la via dei Ragni sul Bhagirathi IV fra le imprese candidate al Piolet d'or

L'avventura del 2019 in Himalaya nella lista della salite selezionate per l'oscar dell'alpinismo

A sinistra, il Bhagirathi IV

Lecco, 7 luglio 2020 - C’è anche la spettacolare via aperta dai Ragni di Lecco sul Bhagirathi IV, nell’Himalaya indiano, fra quelle candidate all’oscar dell’alpinismo 2020. Nella lista delle scalate realizzate nel 2019 e in lizza per il Piolet d’or, insieme ai nomi dei più forti alpinisti del mondo, appare anche quello dei tre climber dei Ragni di Lecco che sono riusciti a chiudere, al secondo tentativo, il temerario progetto su una parete difficile e dalle condizioni estreme.

Matteo della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo il 15 settembre 2019 erano riusciti a raggiungere la vetta  di 6193 metri  dopo aver completato la prima salita assoluta della parete Ovest della montagna: una muraglia di più di 800 metri di dislivello che, a partire dagli anni ‘90, aveva respinto diversi tentativi, compreso quello compiuto dagli stessi tre Ragni.  Una via aperta quasi completamente in arrampicata libera con protezioni tradizionali su difficoltà fino al 7b. I tre ci avevano già provato nel 2015, ma avevano dovuto rinunciare una volta raggiunta una fascia di roccia molto instabile, non troppo distante dalla cima. Anche durante l’assalto decisivo i ragni hanno dovuto fare i conti con diversi rischi, come una grossa frana caduta sulla linea che avevano scelto, che li hanno costretti a ripensare tutto ed affrontare un ultimo, rischioso, tentativo in velocità quando sembrava che ormai fossero costretti a gettare nuovamente la spugna. La via che si chiama “Cavalli bardati” è lunga 800 metri ed è stata aperta in 20 ore di arrampicata.