Due gemelle dodicenni, un amico più grande che vuole fare lo scrittore e un mistero da risolvere a Edimburgo nel 1864. Parte così "Doctor Jackie e Miss Haide - La maschera del cigno" (Battello a vapore, 171 pp.), l’ultimo libro di Gisella Laterza scritto con la collega Giada Pavesi. Primo di una serie, è un giallo per bambini che ricostruisce liberamente l’infanzia dello scrittore Robert Lewis Stevenson, tra boschi incantati e vicoli segreti.
Come vi è venuta l’idea?
"Eravamo a un concorso letterario e dividevamo la stanza. Siamo diventate amiche e ogni sera ci scambiavamo idee. Il titolo l’ha proposto Giada".
Come si scrive un giallo?
"Innanzitutto bisogna decidere tre cose: cosa è successo, chi è stato e perché l’ha fatto. Poi si creano delle false piste per sviare il lettore e mantenere la suspence fino alla fine".
Come funziona la scrittura a “quattro mani”?
"Prima si stabiliscono trama e personaggi, poi si dividono i capitoli: ciascuna ha scritto i suoi e corretto quelli dell’altra per avvicinarli al proprio stile. Ogni autore ha un suo modo di scrivere e il risultato deve essere omogeneo".
In quanto tempo l’avete scritto?
"Sette mesi, dovevamo trovare un equilibrio tra i diversi tempi di scrittura. Il secondo libro, che uscirà in estate, l’abbiamo scritto più velocemente".