REDAZIONE LECCO

Le rive dell'Adda sono in secca: a rischio i pesci e le specie acquatiche

Il Parco Adda Nord interviene per garantire il rifornimento di acqua in tutti i canali del fiume

Le lanche dell'Adda a Brivio in secca

Brivio, 2 maggio 2021 – Le rive dell'Adda sono in secca. Il fiume non riesce a raggiungere tutti i suoi meandri e alcuni tratti di sponda abbandonati dalla corrente si stanno prosciugando. I pesci rischiano di restare intrappolati trai fondali bassi e di morire, come accaduto a Brivio nelle scorse settimane, mentre altre specie stanno perdendo il proprio habitat naturale con pesanti ripercussioni per tutto il delicato ecosistema fluviale. Nell'amplia piana dove l'Adda ha potuto vagare libera senza argini nel corso dei secoli formando anse, dividendosi in canali, generando stagni e trasformandosi in palude, crescono infatti saliceti, canneti e cariceti, ninfee, nannufari e boschi igrofili di ontani, nell'acqua nuotano carpe, sia regina che specchio, tinche, anguille e pescigatto, mentre sulle sponde nidificano fistioni turchi, morette tabaccate, aironi stellati e cinerini, tarabusini e nibbi bruni.

Un tempo a pulire i canali di quelle zone per garantire l'approvvigionamento idrico ci pensavano anche i pescatori, ognuno dei quali si occupava di un tratto di fiume. A causa della portata del fiume ridotta, spesso regolata in base alle necessità dei coltivatori e di chi gestisce le centrali idroelettriche più a valle, la situazione sta però degenerando rapidamente. Anche i lunghi periodi di siccità sempre più frequenti non aiutano . Per questo dal Parco Adda Nord sono stati avviati interventi per garantire un continuo rifornimento alle lanche, che sono appunto i meandri che si formano ai margini del corso d'acqua. L'obiettivo è preservare gli ambienti umidi e palustri, limitare il progressivo interramento di quelle aree, scongiurare la carenza di ossigeno disciolto in acqua e garantire l’habitat riproduttivo per l’ittiofauna.

Proprio alle Stoppate di Brivio, dove si è registrata una recente moria di più di una tonnellata di pesci, i lavori sono già cominciati per realizzare ex novo di un canale di alimentazione e per riprofilare asportando materiale il canale già esistente. Le altre zona di intervento sono il tratto di fiume a monte della diga Sant’Anna tra Vaprio e Canonica d’Adda con la riattivazione idraulica di monte e la creazione,di rifugi per pesci, il ramo centrale del fiume a Cassano d'Adda, il bosco della lanca sulla sponda sinistra tra Cassano d’Adda e Fara Gera d’Adda e la lanca di Cascina Rosina a Truccazzano che verrà anche bonificata dai rifiuti.