Lago di Olginate da salvare. Dopo i furti di sabbia e la siccità parte il ripristino ambientale

Si stima occorrerà un milione di euro. Il livello dello specchio d’acqua salirà entro il 2025

Lago di Olginate da salvare. Dopo i furti di sabbia e la siccità parte il ripristino ambientale

Lago di Olginate da salvare. Dopo i furti di sabbia e la siccità parte il ripristino ambientale

Il lago di Olginate sta diventando un fiume. Prima i lavori per renderlo navigabile, con il furto di sabbia pregiata e l’abbassamento in blocco del livello di una quarantina di centimetri; ora la siccità e i cambiamenti climatici che lo stanno prosciugando ulteriormente: dove prima arrivava l’acqua o crescevano canneti, ora ci sponde brulle sempre più ripide e rovi.

Per ripristinare il corso e il livello del lago, che di fatto, come il lago di Garlate che si trova appena più a monte, è una sorta di allargamento dell’Adda, verrà realizzata una traversa a valle, poco oltre la foce, completando lo sbarramento artificiale che era stato realizzato in occasione del pasticciato intervento di navigabilità fortunatamente mai portato a termine. Lo svelano i volontari del Comitato Salviamo il lago di Olginate, che da 14 anni si impegnano per denunciare lo scempio ambientale compiuto. "Si sono letteralmente buttati soldi al fiume e si è voluto perpetrate un progetto di navigabilità che non regge", spiegano il presidente del comitato Luciano Redaelli e il portavoce Italo Bruseghini, ex sindaco del paese ed ex assessore provinciale, che sono riusciti a coinvolgere e coinvincere sia i primi cittadini di Olginate Marco Passoni e di Calolziocorte Marco Ghezzi e la presidente del Parco Adda Nord Francesca Rota, che gli amministratori dell’Autorità di Bacino del Lario e i gestori Consorzio Adda. "È stato difficile, ma abbiamo ottenuto il via libera al ripristino ambientale, non del progetto originario della navigabilità che richiederebbe opere inopportune", annuncia Francesca Rota. Si stima occorrerà 1 milione di euro e che il livello del lago venga ripristinato entro il 2025. Daniele De Salvo