La “no fly zone“ è stata violata. Gli aerei che decollano e atterrano allo scalo bergamasco di Orio al Serio sono tornati a incrociare la rotta nei cieli del Meratese, disturbando la quiete di quanti abitano in Brianza, che si devono sorbire il frastuono dei jet a bassa quota e l’inquinamento che provocano, senza nemmeno poter beneficiare di alcun indennizzo, come invece succede per quanti abitano vicino all’aeroporto orobico. Il sottosegretario regionale lecchese ad Autonomia e Rapporti con il consiglio regionale, Mauro Piazza (nella foto), è però pronto a puntare i cannoni della contraerea.
"Appena ho appreso del ritorno sulle teste dei brianzoli meratesi delle rotte aeree di Orio al Serio, ho prontamente scritto ai responsabili degli enti interessati per fissare un incontro urgente per ripristinare la situazione originaria – annuncia Piazza –. Già in passato, grazie anche al coinvolgimento dei componenti della V commissione regionale Infrastrutture e trasporti, avevo portato l’attenzione sul tema e, dopo una breve sperimentazione, a seguito di parere negativo rilasciato dai tecnici di Arpa Lombardia, l’utilizzo di tali rotte era stato rapidamente archiviato in quanto non produceva gli effetti sperati di beneficio nei confronti degli abitanti della Bergamasca e aggravava l’inquinamento acustico per i cittadini del Meratese".
Già nel 2017 molti aerei erano stati infatti dirottati sulla Brianza, salvo poi tornare a seguire le traiettorie solite, in seguito alla levata di scudi dei sindaci del Meratese. Le rotte cancellate sono state tuttavia ripristinate in maniera unilaterale, violando gli accordi. "Un’azione che mi lascia perplesso sia nel metodo che nel merito: la ritengo inaccettabile – denuncia il sottosegretario regionale –. La ritengo inaccettabile".
Daniele De Salvo