DANIELE DE SALVO
Cronaca

L’auto finita nel lago di Como: Manuela Spargi “tradita” dal cambio automatico

Colico, il veicolo era nuovo e lei non era solita guidarlo. Avrebbe posizionato la leva sulla marcia anziché sulla retro

Il recupero dell'auto finita nel lago

Il recupero dell'auto finita nel lago

Colico (Lecco), 5 gennaio 2024 - Carlo sta meglio, mentre le condizioni di Enrico sono stazionarie ma estremamente critiche. Restano ricoverati in ospedale entrambi in prognosi riservata Carlo Chies, il 79enne di Bernareggio, e Enrico Taffa, il 60enne di Milano, i due superstiti che martedì pomeriggio sono precipitati con l’auto nel lago di Como a Piona a Colico. Un incidente costato al vita invece a Manuela Spargi, la moglie di Enrico, che aveva 56 anni.

Dai primi accertamenti a causare l’incidente è stata Manuela, che era al volante della Nissan Qashqai su cui si trovavano lei, il marito e un parente brianzolo: invece della retromarcia ha innestato la prima. Probabilmente è stata tradita dal cambio automatico che non era abituata ad utilizzare, perché la macchina era pressoché nuova e solitamente non la guidava lei.

Il veicolo inoltre non era parcheggiato in un’area adibita alla sosta come le altre, che sono tra l’altro ben segnalate e delimitate da staccionate o muretti che magari avrebbero potuto impedire la sciagura. Era stato posteggiato in un prato lungo la strada acciottolata di accesso all’Abbazia di Piona. È un appezzamento che degrada in pendenza verso la scogliera che poi si tuffa a picco nel lago sottostante, dopo un salto di una trentina di metri.

"Non abbiamo mai registrato incidenti lungo il percorso della nostra abbazia, certamente non tanto gravi", spiega padre Cristoforo Marianella, priore dei cistercensi di Casamari che vivono nell’antico e splendido complesso monastico che risale almeno al XII secolo, che Manuela, Enrico e Carlo in comitiva con altri familiari avevano appena terminato di visitare. "È stata una fatalità imprevedibile – prosegue l’abate -. Per evitare che magari possa succedere di nuovo un incidente analogo, stiamo valutando, insieme agli agenti della Polizia Locale e agli amministratori comunali, di installare anche in quel punto una recinzione, che comunque difficilmente riuscirebbe a trattenere e fermare una macchina". Su quanto successo è stata avviata un’inchiesta che risulta per omicidio e lesioni gravissime colposi.

Da quanto appreso non ci sarebbero indagati, proprio perché chi avrebbe provocato l’incidente è morta.