FULVIO D’ERI
Cronaca

Il Giro d’Italia a Livigno. Lo show in alta quota

La trovata del gran finale inedito ha regalato uno spettacolo agli appassionati. Il manager: come diceva Zomegnan, le tappe valtellinesi non sono mai banali.

Il Giro d’Italia a Livigno. Lo show in alta quota

Il Giro d’Italia a Livigno. Lo show in alta quota

L’arrivo solitario di Re Pogacar al Mottolino, al termine della tappa più dura del Giro e su uno strappo finale con pendenze anche del 20%, è già un’immagine iconica della corsa rosa ma del ciclismo in generale.

Uno spot unico per Livigno, per la Valtellina, per la Lombardia e per tutta l’Italia perché le immagini dell’impresa di Pogacar, ormai vincitore del Giro dall’alto di una supremazia imbarazzante, hanno fatto e stanno facendo il giro del mondo. L’aver "scovato", diciamo così, un finale di tappa inedito è stata una gran trovata per Apt Livigno e per chi da anni lavora per portare il Giro in provincia di Sondrio e cioè quel Gigi Negri, deus ex machina del ciclismo in provincia di Sondrio. "Quella di domenica è stata una tappa bellissima – dice il manager -, arrivare al Mottolino è stato sicuramente un valore aggiunto ad una frazione difficilissima, la più tosta di tutta la corsa rosa. E, come diceva il mio amico Zomegnan, le tappe valtellinesi non sono mai banali. In effetti cerchiamo sempre di andare a scovare salite e arrivi di tappa inusuali e questa è sicuramente un’arma vincente. Abbiamo lavorato anni per ripotare il Giro a Livigno, non è stato facile ma l’aver programmato un arrivo di tappa con l’arrivo inedito al Mottolino, l’aver previsto il giorno di riposo e poi la partenza di un’altra tappa sono state mosse vincenti. E scegliere salite nuove, anche attraverso la bellissima iniziativa dell’Enjoy Stelvio o attraverso arrivi di tappa inediti come Campo Moro, Alpe Motta e Cancano, vuol dire fornire nuovi itinerari e tracciati all’esercito di cicloturisti che ogni anno invade la provincia di Sondrio". Il futuro? "Ci stiamo lavorando, non ci faremo trovare impreparati. Intanto oggi c’è la partenza da Livigno e poi l’arrivo in Val Gardena dopo aver scalato il passo Umbrail…". Tra i vari “supporter” della tappa livignasca anche la Banca Popolare di Sondrio. "Entusiasti di sostenere la tappa e fare quindi parte della carovana del Giro d’Italia, tra le competizioni ciclistiche su strada più avvincenti oltre che prestigiose" ha detto Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio". Banca Popolare di Sondrio che è stata anche presente, con una propria squadra, alla tappa Tirano – Livigno del Giro E (bici elettriche).