DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il bagno si fa solo al lido: dopo le ultime tragedie sul lago di Como e Lecco arrivano i divieti

Avvertimenti nei luoghi dove non è possibile immergersi. Aumentano i controlli e la prevenzione dopo gli ultimi incidenti fatali.

Ragazzi si tuffano nel lago

di Daniele De Salvo

Tintarella e piedi a mollo, ma niente bagno né tuffi nel lago di Como a Lecco, se non dove dove ci sono lidi autorizzati, cioè a Pradello, alla Canottieri e a Rivabella. Dopo la tragedia di Abubacar, il profugo del Gambia di 18 anni che il mese scorso è morto affogato alla Malpensata nemmeno 24 ore dopo essere arrivato a Lecco, in tutte le zone dove è proibito immergersi, sono stati affissi cartelli di divieto.

Sono scritti in italiano, inglese, spagnolo e arabo, poiché le sponde di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno sono molto frequentate da stranieri. Le indicazioni e i divieti sono indicati anche con simboli. Oltre al bagno, sono vietati pure i barbecue. L’obiettivo è la sicurezza. Per evitare incidenti, infortuni in acqua, ma anche malori, gli esperti di Ats della Brianza, che si occupano tra il resto di verificare la balneabilità delle acque delle varie spiagge del lago, hanno inoltre stilato un decalogo per un "bagno sicuro".

"Informati sulla qualità dell’acqua in cui vuoi fare il bagno – suggeriscono da Ats -. Rispetta le segnalazioni e le aree dedicate alla balneazione e ricorda che in alcune zone del lago è possibile la navigabilità. Verifica se sono presenti zone dedicate agli sport acquatici. Indossa calzature “da scoglio“. Immergiti gradualmente ed evita di ingerire l’acqua. Appena esci dall’acqua, fai la doccia, asciuga corpo e testa e sostituisci il costume. Fai un pasto leggero e aspetta almeno tre ore. Attieniti alle segnalazioni presenti, evita di tuffarti da pontili perché il fondale potrebbe non avere la giusta profondità o presentare ostacoli. Fai attenzione ai possibili vortici presenti nel lago. Infine fai il bagno solo se sai nuotare, nuota in acque basse e non allontanarti troppo dalla riva, fai il bagno vicino ad altre persone". Attenzione poi alle alghe, che possono comparire all’improvviso e provocare irritazioni, oltre che gastroenteriti. Occorre stare attenti pure alla dermatite del bagnante, provocate dalle cercarie, larve di parassiti degli uccelli acquatici. Non è pericolosa, ma molto fastidiosa, con pruriti e bruciori sulla pelle, piccole pustole rosse o vesciche. Per trovare sollievo bastano impacchi freddi, pomate ed eventualmente corticosteroidi, alla peggio antistaminici.