Margno, gemellini strangolati dal padre: non erano sedati

La terribile verità dai primi risultati dell’autopsia: i due gemelli dormivano, ma la femmina potrebbe essersi resa conto di ciò che accadeva

i due gemellini Diego ed Elena uccisi dal papà

i due gemellini Diego ed Elena uccisi dal papà

Lecco, 3 agosto 2020 - Strozzati a mani nude, senza essere sedati. É questa l’ultima e terribile verità sull’omicidio dei due gemelli di 12 anni, Elena e Diego, di Gessate, uccisi a Margno dal padre Mario Bressi nella notte tra il 26 e 27 giugno scorso. Una verità emersa dal primo responso dell’autopsia. Gli agghiaccianti dettagli dell’orrore che si è consumato a Margno risultano dai primi riscontri delle analisi eseguite dall’anatomopatologo Paolo Tricomi, su incarico dalla Procura di Lecco. Diego ed Elena sono stati strangolati dal padre Mario Bressi, 45 anni, il quale però, a differenza di quanto si era ipotizzato (e sperato) in un primo momento, prima di uciderli non li aveva sedati. La Procura di Lecco, guidata da Antonio Chiappani, ne ha avuto la conferma nelle scorse giornate.

Il primo a essere ucciso, attorno alle 22.30 di venerdì 26 giugno, è stato Diego che – in base agli accertamenti effettuati dall’anatomopatologo – non si sarebbe fortunatamente accorto di nulla; un paio di minuti dopo Mario Bressi ha ucciso anche Elena. Quest’ultima risulta aver riportato alcune ecchimosi sulla gola e questo, per gli inquirenti, significa che potrebbe essersi resa conto di quanto stava accadendo. Secondo l’autopsia Mario Bressi ha stretto le mani intorno al collo di entrambi fino a togliere l’ultimo respiro, provocando la frattura dell’osso ioide. Dopo aver ucciso i figli, il padre ha vagato nella notte tra la casa di villeggiatura di Margno, dove stava trascorrendo un periodo di vacanza, quindi ha buttato i cellulari dei due figli nella campana di vetro della raccolta dei rifiuti nella piazza vicina all’abitazione e ha inviato messaggi alla moglie Daniela Fumagalli, che era rimasta nella casa di famiglia a Gorgonzola.

Mario Bressi, nei messaggi via Whatsapp e nella lunga email alla donna, l’accusava di "aver rovinato la famiglia" e concludeva dicendo: "Ora non li rivedrai mai più". Poco dopo le 5 del 27 giugno il padre assassino si è buttato dal ponte della Vittoria a Cremeno ed è morto sul colpo. La moglie – appena letti i messaggi – si è precipitata a Margno ed ha scoperto l’orrore che era accaduto qualche ora prima. Il duplice omicidio seguito dal suicidio del killer è stato ricostruito dai carabinieri, che hanno ritrovato nella campana di vetro i cellulari di Diego ed Elena, mentre non è ancora stato ritrovato quello del padre. Ora la Procura di Lecco attende gli ultimi esiti dell’autopsia che saranno consegnati a fine agosto dall’istituto di medicina legale di Milano, per chiudere l’indagine.