Esino, i profughi? La Lega attacca e i residenti pure: "Rotto l’equilibrio"

Monta la polemica dopo che un richiedente asilo ha dichiarato di essere fuggito dal Gambia perché accusato di omicidio in seguito a un incidente stradale

Profughi a Esino Lario

Profughi a Esino Lario

Lecco, 16 gennaio 2018 - Monta la polemica dopo che un richiedente asilo ha dichiarato di essere fuggito dal Gambia perché accusato di omicidio in seguito a un incidente stradale. Dopo la protesta del sindaco di Esino, dove sono presenti una quarantina di profughi, arrivano reazioni politiche da più parti.

A cominciare dalla Lega. «Persino un assassino fuggito dal Gambia per scampare all’ergastolo - spiegano l’onorevole Paolo Grimoldi e il segretario provinciale Flavio Nogara - . È scandaloso e inaccettabile e conferma il rischio e i pericoli che stiamo denunciando dall’inizio di questa ondata migratoria. Un richiedente asilo che ha commesso un omicidio fugge dal Gambia sbarca in Italia e trova la libertà, oltre al mantenimento a 1100 euro a spese dei contribuenti, dichiarandosi richiedente asilo». Grimoldi e Nogara si spingono oltre chiedendo quanti altri richiedenti asilo fuggono dal carcere e perché «la Prefettura vuole dar loro la residenza» ma anche «quali responsabilità ha la cooperativa che lo ospita?». Ma soprattutto il partito chiede «alla Questura di fare chiarezza su questo caso e al Prefetto di restringere la libera uscita dai centri dei richiedenti asilo dei quali nulla sappiamo».

Riccardo De Corato, capogruppo in regione di Fdi ed ex vice sindaco di Milano attacca anche il candidato alla presidenza della Lombardia Giorgio Gori che «si lamenta della scarsa accoglienza data in Lombardia ai migranti e progetta di elargire ancora più aiuti per tutti quelli che arrivano». Anche a Esino reagisce popolazione. «L’equilibrio che si era creato si è rotto e lo hanno rotto i richiedenti asilo con la manifestazione che hanno inscenato». Queste le parole di Giovanni Viglienghi e Mauro Ricciardelli che spiegano i motivi per cui ieri sera alcuni cittadini del paese si sono riuniti per concordare iniziative tese a tutelare l’immagine del paese.

«Gli esinesi- spiega Viglienghi - si sono dimostrati accoglienti e ospitali, abbiamo fatto in modo che i richiedenti asilo potessero vivere pacificamente in questi anni, ma la manifestazione dell’altro giorno ha spaventato la gente. Che adesso ci facciano passare come quelli che non vogliono aiutare, quelli xenofobi e cattivi non è accettabile».