Emergenza alloggi Ancora ricoverato l’ex stradino comunale che vive in roulotte

Nel comune di Ballabio stanno valutando eventuali soluzioni provando a rintracciare i figli dell’uomo con i quali non ha rapporti. L’anziano denutrito e depresso è finito all’ospedale, non chiede aiuto.

Emergenza alloggi  Ancora ricoverato  l’ex stradino comunale  che vive in roulotte

Emergenza alloggi Ancora ricoverato l’ex stradino comunale che vive in roulotte

È ancora ricoverato in ospedale Adriano, l’ex stradino comunale di 75 anni di Ballabio che da un paio di settimane si è trasferito a vivere in una roulotte dopo essere stato sfrattato da casa perché non aveva i soldi per pagare né l’affitto né le bollette. È molto denutrito, è ridotto ad uno scheletro. Ed è depresso: si è lasciato completamente andare, perché non è facile, dopo un’esistenza di sacrifici e lavoro, essere costretti ad accamparsi fuori dal municipio senza luce, acqua, riscaldamento e qualcosa da mettere in tavola. Per un uomo dignitoso e orgoglioso come lui, che nonostante si debba accontentare della minima è sempre riuscito a cavarsela da solo, è difficile tendere la mano per chiedere aiuto perché altrimenti nessuno si accorgerebbe di lui.

Non si sa dove andrà quando verrà dimesso: probabilmente non a Ballabio, dove abita da 16 anni. Lì non vuole più tornarci né restarci dopo quello che ha affrontato, si vergogna troppo. Dal Comune stanno valutando eventuali soluzioni e provando a rintracciare i suoi figli con cui da tempo ha tagliato ogni rapporto. Grazia, la compagna 67enne di Adriano, che campa con un sussidio e mille lavoretti, invece si è trasferita in un mini alloggio dove ha il posto assicurato per 6 mesi. L’assistente sociale e il commissario prefettizio, dopo 15 giorni e dopo che il caso è diventato di dominio pubblico, sono riusciti a mettere a disposizione il monolocale nonostante le ristrettezze di bilancio di un Comune piccolo. "Io da Ballabio non mi muovo – spiega Grazia -. Adriano non so, ora deve solo pensare a ristabilirsi. Ci vergogniamo per la situazione in cui ci troviamo, non siamo ricchi, ma abbiamo sempre lavorato". Daniele De Salvo