Elena e Diego, i gemelli uccisi nel sonno

Mario Bressi residente a Gessate si è poi lanciato da un cavalcavia

Padri che versano il sangue del proprio sangue in una lunga scia che attraversa tutta la provincia di Lecco. L’ultimo drammatico caso è quello di Mario Bressi, il 45enne di Gessate che durante una notte di mezza estate del 2020 a Margno ha strangolato a mani nude nel sonno i due gemellini Elena e Diego di 12 anni con cui stava trascorrendo le vacanze in Valsassina, per poi togliersi a sua volta la vita lanciandosi nei 75 metri di vuoto di un ponte della zona. Li avrebbe ammazzati per vendetta nei confronti della madre da cui si stava separando e che stava provando a ricostruirsi una vita senza di lui.

Nel gennaio 2004 a imbracciare un fucile per sterminare i figli Filippo di 25 anni e Federico di 19, oltre che la moglie Enrica di 51, per rivolgere poi l’arma contro se stesso, era stato il 56enne Fausto Zoia a Viganò Brianza. La causa scatenante del raptus omicida? Il veloce progredire del diabete e l’improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, evidentemente anche mentale non solo fisica.

Ancora più indietro nel tempo, a giugno del 2012 a Verderio Superiore, in Brianza, era stata la volta di del vigile urbano Mario Montagna, 46 anni, che ha ucciso con la pistola calibro 7.65 d’ordinanza i due figli Deborah e Matteo rispettivamente di 13 e 9 anni e la moglie Rosella, oltre che se stesso. Nessuno ha mai intuito cosa potrebbe aver scatenato un gesto tanto tremendo, nonostante le tante voci legate ad una indagine a suo carico per un giro di multe cancellate tutte sempre smentite perché il comportamento del ghisa in servizio era risultato sempre irreprensibile.

D.D.S.