
Effetto del clima impazzito: "I conti solo a fine estate"
È vero, non è stata mai accumulata tanta neve come quest’anno. Meglio, in questo millennio, è andata solo nel 2001. Questo però non significa né che il clima si stia raffrescando, né che i ghiacciai che si stanno fondendo e stanno scomparendo siano salvi, e nemmeno che si possa sprecare acqua. "Dopo due stagioni estremamente secche, eccone una estremamente nevosa - spiega Andrea Toffaletti del Servizio glaciologico lombardo, che ha sede a La Valletta Brianza -. Le cause, che dipendono da tanti fattori, non sono state ancora studiate, sebbene probabilmente rientrano nel processo di estremizzazione dei momenti climatici a cui stiamo assistendo. Occorre tuttavia distinguere il meteo, che è un fenomeno mensile, dal clima, che invece si analizza in un periodo di tempo molto più lungo. Come gli eventi siccitosi degli ultimi 2 anni non costituivano evento climatico, così l’innevamento di quest’ultima stagione non rappresenta di certo un trend climatico".
Anche perché il problema non è quanta neve è caduta, ma quanto ci metterà a sciogliersi. "Ciò che sta facendo differenza nei ghiacciai, non è l’innevamento, ma le temperature del trimestre estivo, che non stanno consentendo al manto nevoso di arrivare integro alla fine dell’estate – prosegue l’esperto -. Le temperature estive stanno continuando a fondere tutti i ghiacciai al di sotto dei 3mila metri. Resistono solo i pochi al di sopra dei 3.500 metri, che poi in Lombardia sono i ghiacciai del Fellaria e dei Forni, che si sono fortemente ritirati". I conti, quello veri, li si potranno insomma tirare solo alla fine dell’estate.
D.D.S.