Droni-bagnino nel lago di Como: il salvagente è tecnologico

Saranno utilizzati dagli operatori del soccorso acquatico per chi rischia di annegare

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Due nuovi baywatch sono pronti a tuffarsi in acqua per salvare la vita a chi sta annegando nel lago di Como. Sono i droni-bagnino, i primi reclutati in Italia, per affiancare gli Opsa di Lecco, gli operatori polivalenti del soccorso acquatico della Croce rossa lecchese. Sono stati presentati ieri dal coordinatore degli Opsa Alberto Guglielmo e dal suo collega Nicolò Bianchi, alla presenza tra gli altri della presidente della Cri del comitato provinciale Giovanna Gomarabico Brambilla, durante una serie di dimostrazioni pratiche nelle acque del lungolago di Lecco. I baywatch telecomandati sono tavole salvagente a controllo remoto appositamente progettate e realizzata per raggiungere e in fretta quanti annaspano al largo e per trainarli al sicuro a riva altrettanto velocemente fino a due persone alla volta. Possono essere lanciati dalle sponde del lago o dalle imbarcazioni dei crocerossini.

È da mesi che gli Opsa li testano e si addestrano per adoperarli: li hanno promossi a pieni vuoti. "Noi siamo pronti, il mese prossimo cominciamo", conferma Alberto Gugliemo. Durante l’open day del soccorso e salvataggio in acqua, gli istruttori della Croce rossa hanno mostrato le manovre di rianimazione cardipolmonare, il funzionamento dei defibrillatori e cosa succede quando si beve troppo, attraverso particoli occhiali che simulano gli effetti di una sbornia.

Daniele De Salvo