
Il sindaco Stefano Cassinelli
Il sindaco di Dervio non indossa solo la fascia tricolore ma anche la stella da sceriffo. L’altro pomeriggio Stefano Cassinelli, 49 anni, ha inseguito, fermato e arrestato uno spacciatore marocchino trentatreenne. Non è stato facile bloccarlo: il pusher lo ha infatti aggredito. Con il primo cittadino c’era pure un carabiniere della caserma di Colico, che ha rimediato una brutta ferita a un mano. Lo spacciatore aveva 30 dosi di cocaina, parecchi contanti, due coltelli e arnesi da scasso. È in Italia senza permesso di soggiorno.
Un residente lo ha notato mentre spacciava in centro al paese a bordo di una Peugeot, che poi si è scoperto essere intestata a un prestanome e che nemmeno avrebbe dovuto circolare perché sottoposta a fermo amministrativo. Gli agenti della Polizia locale stavano monitorando e cercando quell’auto da un paio di mesi, sfruttando pure le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale. Il primo ad arrivare è stato proprio il sindaco, che ha subito allertato gli agenti della Polizia locale e i carabinieri, ma il pusher se ne stava per andare e così ha deciso di intervenire. Appena Cassinelli gli si è avvicinato, lo straniero lo ha colpito con una sportellata e poi è scappato di corsa a piedi verso la stazione. Il sindaco lo ha tallonato e all’inseguimento si è unito anche un carabiniere: insieme lo hanno raggiunto e intrappolato con una manovra a tenaglia, uno da una parte, il secondo dall’altra.
«A Dervio non tolleriamo gli spacciatori – ribadisce Stefano Cassinelli, che ringrazia il militare che lo ha aiutato, per il quale proporrà un encomio – Con gli operatori delle forze dell’ordine siamo riusciti a liberare i nostri boschi, non permetteremo che spaccino in paese". Non è la prima volta che il sindaco dà personalmente la caccia agli spacciatori.