Delitto camuffato da incidente Condannato a 22 anni: annegò la moglie nell’Adda

La madre della vittima: "Purtroppo cambiano i nomi ma i femminicidi sono tutti uguali" .

Delitto camuffato da incidente  Condannato a 22 anni:  annegò la moglie nell’Adda

Delitto camuffato da incidente Condannato a 22 anni: annegò la moglie nell’Adda

La sentenza dopo un’ora di camera di consiglio. Carlo Fumagalli è stato condannato a 22 anni di carcere per l’omicidio della compagna Romina Vento. Era la sera del 19 aprile 2022, a Fara Gera d’Adda. Lei aveva deciso di lasciarlo, e lui lanciò l’auto nell’Adda. La decisone della Corte d’Assise del giudice Giovanni Petillo (a latere Andrea Guadagnino). La sentenza ricalca la richiesta avanzata dal pm : sono state riconosciute le attenuanti generiche. Fumagalli, 50 anni, ha ascoltato il verdetto in piedi tra i suoi avvocati, Luca Bosisio e Carmelo Catalfamo. In aula la madre e il fratello di Romina - parti civili insieme ai due figli minorenni della coppia - e alcuni familiari dell’imputato, fra i quali il primogenito Thomas (avuto da una precedente relazione) e l’anziana madre. Fumagalli è stato anche condannato al pagamento di 250mila euro per ciascuno dei sui figli, una ragazzina di 17 anni e un ragazzino di 13, di 100mila per Sofia Venerina, madre di Romina, e 90mila per il fratello Luca Vento. All’uscita dall’aula la madre di Romina, abbracciata al figlio, visibilmente commossi, ha commentato: "Noi non cercavamo vendetta ma giustizia e così è stato. Ringrazio gli avvocati (Matteo Anzalone e Eleonora Radaelli) per esserci stati vicini in tutto questo periodo". Luca Vento, fratello di Romina, ha aggiunto "Il nostro interesse era per i ragazzi (i figli della sorella) temevamo che il processo andasse a penalizzare loro". "Per ora - aggiunge la mamma di Romina - "i ragazzi non chiedono del papà e noi non diciamo niente, cerchiamo di fare vivere loro una vita serena. Chiedevamo giustizia per Romina, era una ragazza dedita al lavoro e alla famiglia. Se lei è arrivata a quel punto lì è perché ci teneva alla famiglia. Quando lei ha iniziato ad alzare le testa, a lui non andava più bene. Purtroppo cambiano i nomi ma i femminicidi sono tutti uguali". Poi viene chiesto se un domani i figli potranno confrontarsi con il padre. Luca Vento ha risposto: "Quando saranno maggiorenni potranno decidere loro e noi non ci opporremo". La coppia da alcuni mesi era in crisi. Fumagalli, operaio, era andato in depressione. Era stato anche in cura. La sera del 19 aprile era andato a prendere Romina al lavoro. Erano le 21.30. Dopo aver dato un passaggio a un collega di lei, invece di dirigersi a casa, Fumagalli prese la strada del fiume. Secondo la sua versione, si fermò e tentò un chiarimento con la donna, intenzionata a lasciarlo. Di fronte alla sua fermezza, perse la testa e si lanciò nel fiume. In acqua, una volta usciti dall’abitacolo, lui spinse Romina sotto e poi si mise in salvo. Furono alcuni testimoni oculari, che udirono le grida di aiuto di Romina, a chiamare i soccorsi. Francesco Donadoni