
Dopo il 2032 il forno inceneritore di Valmadrera non dovrà più essere alimentato con fonti fossili. A dettare la linea è il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che è anche presidente dell’assemblea dei sindaci "azionisti" di Silea, che è la municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Lecco. Lo ha fatto l’altra sera in Consiglio comunale con un documento programmatico con cui ha concesso il proprio placet al progetto di teleriscaldamento, ma a precise condizioni, altrimenti per quanto riguarda lui e gli altri della sua maggioranza non se ne farà nulla. Il diktat prevede l’impegno a non utilizzare per alimentare l’impianto combustibili fossili dal 2032 alla scadenza delle autorizzazioni, la nomina di un apposito comitato tecnico scientifico, l’ampliamento dei possibili utenti, lo sfruttamento del biometano che verrà prodotto nel futuro nuovo impianto di compostaggio di Annone, la verifica della possibilità di risorse messe a disposizione con il recovery plan europeo per finanziare iniziative che riducano le emissioni inquinanti e il ripristino di tutti i luoghi dove verranno allestiti i cantieri ad esempio per collocare le tubature tra la centrale termica di Silea a Valmadrera e l’ospedale di Lecco. "Bisogna valutare la convenienza economica, la sostenibilità ambientale e il beneficio sociale per i cittadini", ha spiegato il sindaco, che solo settimana scorsa ha svelato i piani di una Lecco 2030 dal futuro completamente sostenibile, ma non ha divulgato i dettagli del progetto di teleriscaldamento su indicazione dei vertici di Silea. D.D.S.