Emergenza coronavirus: Fontana, prima lo sciopero poi la chiusura

Calolziocorte, i lavoratori protestano per la salute e alla fine l’azienda che produce stampi per i “big“ dell’auto decide per lo stop

Walter Fontana, fondatore dell’azienda che produce stampi per le auto

Walter Fontana, fondatore dell’azienda che produce stampi per le auto

Calolziocorte, 17 marzo 2020 -  Lo sciopero più veloce ma anche più efficace della storia è andato in scena ieri alla Fontana Pietro spa di Calolziocorte, dove in mattinata i lavoratori hanno incrociato le braccia per protestare contro la decisione di non interrompere la produzione. Decisione rientrata poi nel primo pomeriggio con la retromarcia della notissima azienda che produce stampi per alcuni dei maggiori gruppi automobilistici mondiali. Giorni difficili, quelli della battaglia da Coronavirus. Da una parte la paura dei lavoratori per la propria salute, dall’altra i timori degli imprenditori di perdere ordini ed essere tagliati fuori della filiera.

"È ora di interrompere la produzione come hanno già fatto moltissime aziende del territorio. L’azienda sta mettendo a rischio inutilmente la salute dei lavoratori", così Maurizio Oreggia (Fiom-Cgil) nello spiegare le ragioni dello sciopero di otto ore. Uno sciopero condivisio dalla Fim Cisl ma inveve condannato da Uilm Lario. "Oggi doveva essere la giornata del confronto con la direzione per capire come avremmo affrontato la situazione - la replica di Enrico Azzaro -. Così del resto avevano deciso durante la riunione in video conferenza di venerdì. Invece Fiom e Fim hanno fatto marciaindietro: questo non è salvaguardare i lavoratori, è fare sciacallaggio". Nel tardo pomeriggio la Fontana taglia corto e opta per lo stop. "Non sono un incosciente e l’atteggiamento di una parte dei sindacati non mi è piaciuto - ammette il fondatore Walter Fontana -. Ho 1200 dipendenti e facciamo parte della filiera dell’automotive: una chiusura ci metteva a rischio di salatissime penali da parte dei grossi marchi, i nostri clienti, per il mancato rispetto di ordini e consegne".

«Solo una volta ottenuto l’okay, abbiamo preso questa decisione con grande senso di responsabilità". Proprio come hanno fatto altre realtà del territorio tra cui “big“ come Fiocchi Munizioni, Rodacciai, Itla, Morganti, Carcano e Galperti. Alla Moto Guzzi di Mandello invece ieri è ripresa la produzione, che invece era sospesa per tre giorni dal Gruppo Piaggio.