Continue risse in viale Turati a Lecco: "Ormai è come la Suburra"

Migration

Viale Filippo Turati come la Suburra, da cui chi può scappa per fuggire da violenza e degrado. "Ormai è la Suburra di Lecco, il Bronx che mai avrei pensato di vedere in una cittadina di 48mila abitanti". A paragonare viale Turati alla Suburra romana o al Bronx newyorkese è Ivano Donato, 61 anni, ex assessore ed consigliere comunale dal 2010 al 2017, dopo l’ennesima rissa notturna in strada.

"Penso a chi li ha investito i soldi della propria vita di lavoro per comperare una casa che oggi non venderebbe perché nessuno vuole un appartamento in una zona così – commenta –. Penso al danno che chi ci governa a livello cittadino crea non capendo e non risolvendo i problemi della quotidianità dei cittadini. Penso che non vorrei essere un anziano che vive lì, non vorrei avere una figlia che vive lì, non vorrei avere nipoti che vivono lì. Non esiste più nulla lì se non il vuoto prodotto da chi non sa tenere in pugno una città secondo le regole senza cedere alla violenza".

Quanto capita a Lecco però capita ovunque per Corrado Valsecchi, 63 anni, anche lui ex assessore e ora consigliere comunale di minoranza: "Sarebbe un grave errore occuparci dei casi di viale Turati senza affrontare il vero problema che sta alla radice del disagio sociale che non riguarda certo solo la città di Lecco. Il problema c’è e la vigilanza va rafforzata, ma l’attenzione istituzionale si deve riversare sul profondo disagio psicologico che colpisce i giovani in modo particolare, che più di tutti hanno sofferto questi terribili anni di distanziamento sociale".