DANIELE DE SALVO
Cronaca

Colico, l’ecomostro sul lago ha i giorni contati: in estate parte la demolizione

I ruderi dell’ex Cariboni resteranno solo un ricordo

I ruderi dell’ex Cariboni

Colico, 8 maggio 2019 - L’ecomostro sul lago ha i giorni contati, i ruderi della ex Cariboni verranno abbattuti entro la fine dell’estate. Al posto di quello stabile abbandonato sorgeranno un piccolo centro congressi, parcheggi, l’ufficio turistico, un’area verde attrezzata e altri servizi ricettivi e ricreativi. L’altro ieri il vicesindaco Davide Ielardi per conto dell’Amministrazione comunale e i vertici della Giardelli Costruzioni ormai ex proprietari dell’area hanno formalizzato nello studio del notaio Silvia Dell’Oca, il passaggio di consegne del comparto. «L’acquisto dell’area ex Cariboni è il secondo tassello di un puzzle che, a poco a poco, si sta componendo – spiega il vicesindaco -. Prima è stata realizzata la strada senza la quale non sarebbe stato ipotizzabile riqualificazione quell’aera, poi ci si è concentrati sull’acquisizione vera e propria della ex Cariboni.

Ora che come il Comune siamo proprietari del lotto inizieremo a discutere della demolizione del rudere e del progetto per la riqualificazione, già affidata agli architetti e agli ingegneri della società Weproject». Davide Ielardi detta anche i tempi delle prossime fasi: «A breve organizzeremo un incontro con i rappresentanti delle minoranze consiliari, e i componenti della Commissione Paesaggio per discutere del progetto, entro fine del prossimo mese di giugno sarà organizzata una serata pubblica presso in cui sarà esposto il progetto a tutti i colichesi, entro fine estate il rudere dell’ex Cariboni sarà demolito». Per l’operazione di acquisto sono stati investiti circa 1 milione 300mila euro, un milione dei quali arrivati dal programma nazionale Strategia per le aree interne e 300mila dalla Comunità montana. È dalla metà degli anni ‘90 che la ex Cariboni, dove un tempo lavoravano centinaia e centinaia di persone, versa in stato di totale abbandono.

Dopo essere stato messo all’asta nel 2007, il vecchio stabilimento è stato poi rilevato appunto dai titolari della Giardelli Costruzioni che avrebbero voluto realizzare un grande complesso residenziale poi cassato ed ai quali rimane una fascia di terreno più a monte rispetto a quella verso il lago che è diventata appunto pubblica. Per ottenere il risultato hanno lavorato in molti:«Ringraziamo gli impiegati comunali, il responsabile dell’Ufficio tecnico Bruno Mazzina, della Ragioneria e Loretta Bertolini, i responsabili della Comunità montana – ringrazia il vicesindaco - Colico non può più permettersi di avere questo rudere in riva al lago e tra pochi mesi non lo avrà più».