Brescia, annullato il sequestro dei beni di Massimo Cellino

La Cassazione cancella il provvedimento che congelava 59 milioni del presidente delle Rondinelle per l'inchiesta sugli illeciti fiscali

Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio

Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio

Brescia - Massimo Cellino vince in Cassazione. I giudici hanno annullato il maxi-sequestro da 59 milioni di euro al patron del Brescia Calcio. Annullati i sequestri senza rinvio, rimandato al riesame per una rivalutazione solo il sequestro relativo a 1 milione di euro sul capo relativo alla società inglese. Un enorme passo avanti per il presidente del Brescia rispetto al maxisequestro di 59 milioni dopo le indagini su presunti reati fiscali.

Cancellati i provvedimenti che lo avevano esautorato dalla conduzione del club negli ultimi mesi. Cellino a questo punto torna completamente padrone del club e della sua controllante, Eleonora Immobiliare che era finita sotto amministrazione controllata. La sentenza è stata resa pubblica in serata dopo che nel pomeriggio era stato discusso il ricorso. "Bisogna avere fiducia nella giustizia", ha commentato.

Per le motivazioni che hanno portato alla decisione di annullamento di tutti i sequestri, a eccezione del milione di euro per un capo di imputazione relativo a società inglese di Cellino che dovrà essere rivalutato dal tribunale di Brescia, si dovrà attendere.

Soddisfatto il team legale composto da Astolfo e Alessio Di Amato di Roma, dagli avvocati Fabio Cagnola di Milano, Giorgio Altieri e Ida Blasi di Tonucci & Partners di Roma e Luca Bonavitacola di Brescia: "È da quasi due anni che lavoriamo quasi esclusivamente a questa indagine. La difesa non ha mai cessato di essere accanto al presidente Cellino e alla sua famiglia", spiega Altieri, legale di fiducia di Cellino che già a metà degli anni 2000 ottenne l'annullamento delle sanzioni di oltre 400 miliardi di lire per la vicenda delle esportazioni Sem e che, più di recente, ha ottenuto il proscioglimento del patron del Brescia nel processo di primo grado sullo stadio Is Arenas a Cagliari.