
Inizierà il 24 ottobre l’udienza preliminare per la presunta turbativa d’asta imputata
al patron del Brescia Calcio Massimo Cellino (nella foto),
al centro anche di una seconda inchiesta e una mega frode fiscale con un sequestro
da 60 milioni. Cellino comparirà davanti al gup Matteo Grimaldi per la vicenda del terreno di Torbole Casaglia dove fu costruito il centro sportivo in cui si allenano
le Rondinelle e che, stando
alla prospettazione accusatoria, nel 2018
fu svenduto dal Comune
alla Brescia Holding che
la rivendette a una seconda società riconducibile al patron, la Eleonora immobiliare,
al doppio del prezzo. Coinvolti nell’inchiesta anche il sindaco di Torbole Roberta Sisti, l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Ometto e Fabio Vizzini, allora esponente della Commissione urbanistica.
Per tutti il pm Erica Battaglia
ha chiesto il processo
per turbata libertà d’incanti.