Imbersago, carpe impazzite si ammassano a riva: il mistero dell'Adda

Prelevati alcuni esemplari per studiarne il comportamento

Imbersago (Lecco)  - Banchi di pesci ammassati che all’improvviso si agitano, il rumore simile a una violenta grandinata, l’acqua che ribolle... Sembra la scena di una pellicola dell’orrore in stile Piraña. Ma i pesci ammassati in banchi che si agitano, saltano fuori dall’acqua, la fanno ribollire, non sono piranha; sono carpe.

Succede nell’Adda, nel tratto di fiume che scorre tra Brivio e Imbersago. Da alcune settimane le carpe a centinaia si raggruppano vicino alle sponde, dove i fondali sono più bassi, sebbene generalmente preferiscano nuotare in profondità: sotto la superficie dell’acqua assumono le sembianze scure di un appostato in attesa di una preda. Non appena avvertono un rumore o percepiscono un movimento, però cominciano a dibattersi, come impazzite. "Mai visto prima nulla del genere", assicurano i pescatori del posto. Perché le carpe dell’Adda si comportino in maniera tanto insolita è un mistero.

Gli agenti della Polizia provinciale ne hanno prelevato alcuni esemplari, che i veterinari dell’Istituto zooprofilattico di Brescia hanno analizzato alla ricerca di eventuali parassiti o malformazioni, senza tuttavia riscontrare alcuna anomalia. Pure le analisi dei campioni d’acqua esaminati dai tecnici di laboratorio dell’Arpa hanno restituito responsi negativi: non sono state trovate tracce di inquinamento o virus o batteri che possano spiegare una simile reazione. "Abbiamo chiesto ulteriori accertamenti – spiega Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipsas lecchese, la Federazione italiana di pesca sportiva e attività subacquea -. A mio avviso è colpa dei cormorani. Sono troppi e le carpe per paura di essere predate si accalcano a riva, per proteggersi sotto gli alberi che crescono sulle sponde, dove però l’acqua è troppo bassa". Di cormorani negli ultimi mesi ne sono stati abbattuti 142 capi, perché stanno decimando i pesci sia del lago di Como, sia dell’Adda. Paradossalmente, oltre che dai cormorani, le carpe che si raggruppano a riva devono tuttavia ora vedersela anche con i pescatori di frodo di cui sono diventate facile preda.