ANGELO PANZERI
Cronaca

Banca Lecchese, tagli agli sportelli e al personale

Previste chiusure, rischiano diciotto dipendenti

Presentato il piano di riorganizzazione della Banca Lecchese

Lecco, 2 ottobre -  I tre sportelli della Banca Popolare Lecchese saranno razionalizzati e riorganizzati entro fine dicembre. L’indiscrezione dei giorni scorsi è stata ufficializzata ai dipendenti nel tardo pomeriggio di venerdì e da domani le organizzazioni sindacali di categoria avvieranno il confronto con i vertici dell’istituto di credito.

Sono a rischio diciotto posti di lavoro e i correntisti vorrebbero sapere qualcosa di più sul futuro degli sportelli. «Sappiamo delle difficoltà che sta attraversando l’istituto di credito», commenta Wolfango Pirelli, segretario generale della Cgil Lecco. Attualmente sono 18 i dipendenti dell’istituto di credito, con sede centrale in piazza Manzoni a Lecco e sportelli a Merate e Oggiono. La Banca Popolare Lecchese è nata nel 1994 da un gruppo di professionisti e imprenditori operanti nel territorio di Lecco, riuniti in comitato. L’istituto di credito è da più di quattro lustri un riferimento per migliaia di lecchesi. Nel 2008 la trasformazione in Spa ed ingresso nel Gruppo Banca Etruria. A seguito di un’operazione di rafforzamento patrimoniale, la Banca Lecchese si è poi trasformata da cooperativa a società per azioni ed è entra a far parte del Gruppo Banca Etruria.

Lo scorso anno la Nuova Banca Etruria ha ceduto la sua quota del 54,212% del capitale sociale della banca. A comprare la quota è stata BPL Holdco srl, una newco controllata da fondi gestiti da Oaktree Capital Management. Nel 2015 la Banca Lecchese ha gestito poco più di 257 milioni di euro, di cui 83 milioni in impieghi, 117 milioni di raccolta diretta e 57,2 milioni di raccolta indiretta. Ora il colpo di scena: nel piano di riorganizzazione ci sarà un accorpamento e sono a rischio i posti di lavoro. «Siamo attenti all’evoluzione della situazione - conclude Pirelli - e soprattutto cerchiamo di capire gli orientamenti dei vertici dell’istituto di credito».