Barzago, bimbo rapito dalla madre. La Regione: "Portiamo a casa Alvin"

Anche il Consiglio si mobilita al fianco di papà Afrim che lotta per riavere suo figlio rimasto in Siria

Afrim Berisha col figlio di 11 anni

Afrim Berisha col figlio di 11 anni

Barzago (Lecco), 23 ottobre 2019 - «Riportate a casa Alvin». Lo chiede alla Giunta regionale la mozione urgente presentata oggi in Consiglio regionale da Paola Romeo (Forza Italia) e votata all’unanimita’ dall’Aula del Pirellone nella quale si chiede di sollecitare il Governo nazionale e in particolare i Ministeri degli Esteri e dell’Interno a mettere in campo tutte le azioni necessarie per consentire al piccolo Alvin Berisha di tornare in Italia. «È impossibile - non restare toccati da una simile vicenda - afferma Romeo -. Stiamo parlando di un bambino che è nato e cresciuto nel nostro territorio, conducendo la stessa vita dei nostri figli. 

Oggi Alvin, che in una lettera al padre dello scorso giugno scriveva «Ciao papa’, mi manchi, portami indietro con te», si trova da solo in un campo di ex terroristi, con un’altra guerra da sopportare che potrebbe lasciare profonde cicatrici. Le istituzioni hanno il dovere di agire, consentendo al piccolo di tornare in Italia dalla sua famiglia”. Quella di Alvin e’ una storia drammatica. Figlio di Afrim Berisha, 50 anni, origini albanesi e di Valbona Berisha, il ragazzo era nato e cresciuto a Barzago ma nel dicembre 2014 la madre, partita alla volta delle Siria per arruolarsi nelle file del Califfato, lo aveva portato con sé. La madre è morta durante un bombardamento mentre Alvin si trova nell’immenso campo profughi di Al Hol, nord-est della Siria, a 13 chilometri dal confine settentrionale dell’Iraq e 50 a sud del confine turco. Ferito a un piede, proprio lì papà Afrim lo ha potuto incontrare grazie anche all’interessamento di Luigi Pelazza, inviato delle Iene.