Lecco, i baby rapinatori sono tutti di buona famiglia

Hanno rapinato coetanei all’uscita dalla discoteca e sono stati rintracciati e denunciati

La zona tra le Caviate e Pradello

La zona tra le Caviate e Pradello

Lecco, 30 agosto 2019 - Li hanno attesi al varco un centinaio di metri fuori dalla discoteca, protetti dal buio della nuova ciclabile sul lungolario di Lecco, li hanno circondati approfittando della netta superiorità numerica, poi è scattato l’assalto. «Fuori i soldi o vi buttiamo nel lago e vi lasciamo affogare», li hanno avvertiti. Uno di loro aveva nel portafogli in tasca 20 euro in contanti e non ha potuto altro che obbedire all’ordine e consegnarli come lasciapassare per risparmiare a tutti il tuffo notturno fuori programma. Le vittime della rapina sono tre diciottenni che abitano in città, aggrediti nella notte tra sabato domenica mentre tornavano a piedi all’uscita dall’Orsa maggiore camminando sulla nuova pista ciclopedonale, mentre i componenti del branco sono sette giovanissimi studenti italiani sebbene alcuni di origine straniera.

Cinque sono 17enni e gli altri due appena maggiorenni, tutti incensurati e di buona famiglia, che sono stati denunciati con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Li hanno individuati gli agenti della Volante, che hanno incrociato le “prede” dei sette baby rapinatori mentre scappavano sconvolte e terrorizzate in cerca di aiuto, insieme ai colleghi della Stradale e della Mobile: i poliziotti, che si sono immediatamente messi a caccia dei colpevoli, hanno rintracciato nel giro di meno di mezz’ora i responsabili dell’agguato durante il loro maldestro tentativo di fuga a passo svelto sempre sulla passerella tra Caviate e Pradello inaugurata appena prima di Pasqua dopo tre lustri di attesa.

Le indagini proseguono, potrebbero essere individuati eventuali altri complici, ma intanto i sette, che avevano bevuto e forse assunto altre sostanze, hanno confessato, sostenendo di non sapere neppure loro perché si sono comportati in quel modo.

«Indipendentemente dagli accertamenti ancora in corso, ho inviato ai responsabili di Anas, che gestiscono la ciclabile che deve essere ultimata, una formale richiesta per sollecitare l’installazione di un impianto di illuminazione pubblica tra Caviate e Abbadia Lariana per garantire più sicurezza», rivela il questore Filippo Guglielmino.