Fabio Landrini
Cronaca

Civate, assenza da scuola per motivi religiosi

La gita parrocchiale prevista a metà febbraio divide la comunità: inusuale giustificazione da presentare per i ragazzi

La basilica romanica di San Pietro al Monte meta del pellegrinaggio della comunità di Civate

Civata (Lecco) , 3 febbraio 2015 – Assentarsda scuola per motivi religiosi? A Civate si può. Nell’ultimo numero del mensile parrocchiale «Il Faro», si legge il seguente avviso: «Si comunica che per celebrare l’inizio della Quaresima è organizzata una salita penitenziale verso la basilica romanica di San Pietro al Monte per l’imposizione delle ceneri». Una tipica tradizione cattolica. Sempre sul bollettino è scritto testualmente che «come da accordi con la Parrocchia, i ragazzi della scuola di Civate potranno portare la giustifica con la dicitura: assente per motivi religiosi».

In pratica il prossimo 18 febbraio gli studenti che vorranno partecipare alla festa religiosa dovranno perdere qualche ora di scuola. «In 38 anni di lavoro nel mondo della scuola non ho mai sentito una cosa del genere – afferma il provveditore Tiziano Secchi –. Nell’ambito dell’autonomia scolastica però è il dirigente scolastico che deve valutare queste iniziative e penso proprio che la preside si sia prodigata per trovare un accordo». Giovanna De Leonardis, la dirigente del comprensivo con sede a Civate, che nella giornata di ieri è stata impegnata negli scrutini e si è trincerata dietro un no comment. «Io sinceramente – prosegue Secchi – avrei cercato di concordare con il parroco un momento in cui non c’è la scuola, così da non far perdere ore ai ragazzi, ma al contempo favorire la partecipazione di coloro che sono interessati al momento religioso».

Il sindaco, Baldassarre Mauri, non sa chi abbia organizzato l’iniziativa, «ma sono del parere che ci deve essere la massima libertà di partecipare all’evento, nella massima laicità e nel rispetto di ogni religione: se un genitore ritiene di far partecipare il figlio alla manifestazione ha tutto il sacrosanto diritto». Con buona pace di Aristotele, quindi, gli studenti civatesi di una scuola pubblica – in uno stato laico per Costituzione – potranno giustificarsi ufficialmente adducendo motivi religiosi. «Si tratta di due ore pomeridianeconclude il parroco –, non di più. Abbiamo chiesto di scrivere la giustificazione per motivi religiosi perché i ragazzi non si assentano per andare a pescare o per fare altro, ma per un’iniziativa cattolica».