Architetto di Putin, affondo del ministro

La firma di Nordio per perseguirlo in Italia: è accusato di contrabbando doganale e falso in atto pubblico

Architetto di Putin, affondo del ministro

Architetto di Putin, affondo del ministro

Lanfranco Cirillo, il 64enne “architetto di Putin“ già noto per una presunta frode fiscale da 50 milioni, non smette di far parlare di sé. È di ieri la notizia che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato la richiesta di perseguimento penale nei suoi confronti "per plurimi reati di contrabbando doganale e falso in atto pubblico – fa sapere il Ministero –. Trattandosi di reati commessi all’estero, la procura di Brescia aveva chiesto al ministro di rimuovere la condizione di improcedibilità. Cirillo si trova attualmente a Mosca (è destinatario di un mandato di arresto internazionale mai eseguito, ndr). A gennaio scorso la Russia aveva comunicato all’Italia l’assenza delle condizioni per il suo arresto avendo acquisito la cittadinanza russa". L’archistar è sotto processo a Brescia per esterovestizione e riciclaggio. In apertura di giudizio accogliendo un’istanza dei suoi difensori il giudice ha annullato il decreto di latitanza. Per la procura bresciana tra il 2013 e il 2019 l’imputato avrebbe dimorato e fatto affari in Italia senza aver pagato le tasse.

Gli inquirenti gli avevano sequestrato 142 milioni tra immobili, ville sul Garda e in Sardegna, contanti (670mila euro), uno yacht, un elicottero, una collezione di 150 opere d’arte firmate Kandinsky, Botero, Modigliani, Cezanne, ma il Riesame gli ha restituito tutto. Cirillo, ha sempre negato ogni accusa. Della richiesta del ministero di perseguimento penale nei suoi confronti né lui né i suoi legali dicono di sapere nulla. "Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione formale – ha dichiarato l’avvocato Stefano Lojacono –. Cirillo non ha commesso alcunché né in Italia né altrove". B.Ras.