Una piastrina lunga 5 centimetri e spessa poco più di un cartoncino. E poi un segnale, come quello di un sonar, prima quasi impercettibile, poi sempre più marcato. La piastrina è composta da un paio di piccole antenne a circuito e da un diodo. Non pesa nulla, non necessità di batterie, non è necessario ricaricarla. Si trova ormai in molti indumenti e accessori tecnici da montagna. È grazie a quella piastrina, infilata nelle loro tute da neve, che i tecnici del Soccorso alpino sono riusciti a localizzare i corpi di Cristian e Paolo. La piastrina non è altro che un riflettore che "risuona" sempre più forte man mano che ci si avvicina, quando viene attivato dagli impulsi radio emessi da un trasmettitore.
CronacaAntenne e suono. Sono stati localizzati grazie alla piastrina