Frontale contro un bus a Monticello, un morto: "L’auto sembrava una scheggia impazzita"

È stato forse ucciso da un malore improvviso Andrea Borghi, 40 anni che lunedì sera si è schiantato contro un autobus di linea fuori servizio sulla provinciale 51. Strade di sangue in provincia. Raffica di incidenti in due mesi

Andrea Borghi (Cardini)

Andrea Borghi (Cardini)

Monticello Brianza (Lecco), 1 marzo 2017 - È stato forse ucciso da un malore improvviso mentre si trovava al volante della propria Mini Cooper Andrea Borghi, 40 anni compiuti lo scorso 6 novembre, che lunedì sera si è schiantato contro un autobus di linea fuori servizio sulla provinciale 51 La Santa, senza possibilità di scampo. Una volta trasferito d’urgenza al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic i medici non hanno potuto infatti altro che constatarne il decesso.

«Continuava a sbandare da una parte all’altra della strada come una scheggia impazzita», ha raccontato sotto shock l’autista 35enne che se l’è visto piombare addosso e che stava rientrando in rimessa al termine di una giornata di lavoro sulla tratta C47 Merate – Casatenovo - Como. Quello che è certo è che ha compiuto tutto da solo, per questo il magistrato di turno non ha ritenuto opportuno nemmeno disporre l’autopsia , poiché non si ravvisano ipotesi di reato né responsabilità da parte di altre persone. L’uomo, originario di Monza, ufficialmente risiedeva in località Ronchi, in realtà però, dopo essere stato anche a Milano, abitava a Missaglia, con la propria compagna. Era sportivo, appassionato soprattutto di corsa, ma amava anche viaggiare. In meno di 24 ore in provincia di Lecco si contano due vittime dell’asfalto: la notte precedente ha cessato per sempre di battere anche il cuore di Marco Pigazzi di Primaluna, «Piga», come lo chiamavano tutti gli amici. Il campioncino di cross aveva appena 16 anni. È scivolato dalla sua moto da enduro con cui nemmeno avrebbe potuto circolare sulle vie normali di paese e non indossava neppure il casco.

Il 31 gennaio era stata invece la volta di imprenditore pensionato di 76 anni di Olginate travolto da un camionista impegnato in una manovra nel piazzale della sua ditta. Ancora prima, il 22 di gennaio, a perde la vita era stato 68enne di Maggio di Cremeno, finito addosso ad un’altra macchina, anche lui dopo essersi sentito male e aver perso il controllo del mezzo. In appena due mesi le vittime dell’asfalto sono dunque già quattro, un numero altissimo.