"Alzate Brianza: le vecchie case coloniche diventano rifugio per gli spacciatori"

I consiglieri comunali di Alzate Brianza chiedono al sindaco di intervenire per evitare che le vecchie case coloniche diventino un rifugio per gli spacciatori. Si chiede se la proprietà sia stata contattata e se ci siano interventi di videosorveglianza per rendere la zona più sicura.


"Alzate Brianza: le vecchie case coloniche diventano rifugio per gli spacciatori"

"Alzate Brianza: le vecchie case coloniche diventano rifugio per gli spacciatori"

ALZATE BRIANZA (Como)

Disabitate ormai da decenni e molte in stato di completo abbandono le vecchie case coloniche del Villaggio di Carbusate, nella zona di Fabbrica Durini, rischiano di subire l’ennesimo sfregio diventando rifugio per gli spacciatori.

Le avvisaglie ci sono già e nelle scorse settimane i carabinieri sono intervenuti per compiere alcune operazioni di bonifica all’interno di alcuni casolari utilizzati dai pusher che da tempo hanno esteso la loro area di spaccio ai boschi vicini. Finora ad Alzate non erano mai arrivati, ma dai tempi del Covid sono presenti nei boschi al confine tra Merone e Monguzzo, nella zona che dalla stazione ferroviaria arriva a Baggero.

Proprio qui un paio di mesi fa il sindaco Giovanni Vanossi aveva organizzato una manifestazione molto partecipata per chiedere di intensificare i controlli e collocare telecamere per monitorare lo scalo ferroviario, in maniera tale da evitare incontri ravvicinati e pericolosi tra i pendolari e i tossicodipendenti. A Lambrugo e Inverigo i pusher si sono insediati nei boschi vicino alla Como-Bergamo e fino a poco tempo fa erano talmente spavaldi da far fermare le auto dei loro clienti vicino alla strada mentre loro andavano a prendere le dosi nascoste tra gli alberi.

Adesso il rischio è che dai boschi gli spacciatori si spostino nelle vecchie cascine: Così ad Alzate Brianza i consiglieri comunali di maggioranza Christian Fusi e Sergio Molteni hanno presentato un’interrogazione al sindaco Mario Anastasia perché intervenga al più presto, anche mettendo in atto interventi congiunti con i Comuni vicini. In particolare i due consiglieri chiedono se sia stata contattata la proprietà degli immobili, la Fondazione Durini, e se ci sia in animo di recuperarli in qualche modo o renderli più sicuri anche attraverso un sistema di videosorveglianza nella zona di Carbusate.

Roberto Canali