Elezioni regionali Lombardia, Letizia Moratti: "Da questo ko nascerà una nuova proposta"

La candidata del Terzo polo applaudita da Calenda: è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo. Stoccate, invece, da Gori e Majorino

Letizia Moratti

Letizia Moratti

Milano, 13 febbraio 2023 - Letizia Moratti, candidata presidente alle elezioni regionali in Lombardia con una sua lista civica sostenuta dal Terzo polo, è arrivata all'Hotel dei Cavalieri, a Milano, dove è allestito il suo comitato elettorale, per commentare i risultati dello spoglio. Al suo arrivo Moratti è stata accolta da un applauso.

Moratti: "Farò una nuova proposta"

"Il voto si è polarizzato su partiti strutturati e trainati dal partito della Meloni. Nei prossimi giorni sarà importante vedere le diverse liste per capire il peso del voto civico. In democrazia si vince e si perde, ma si vince comunque se ci si mette in gioco. C'è spazio per ricostruire una proposta politica nuova", le prime parole. "Ho preso atto del forte astensionismo che è sicuramente un danno per la democrazia, è stata una campagna molto breve, quasi anestetizzata, senza confronti tra candidati e programmi e questo ha penalizzato la partecipazione". Sul governatore della Lombardia: "Ho preso anche atto della chiara vittoria del centrodestra e chiamato Fontana, senza trovarlo. Ho lasciato un messaggio per fargli le congratulazioni e gli auguri buon lavoro". E non c'è delusione: "Ho grande rispetto per il voto, i lombardi hanno votato e ho un grande rispetto". 

Moratti ha poi spiegato: "Unire le forze con Majorino schiacciato sul M5s sarebbe stato tradire il nostro elettorato". Tornando indietro "prenderei la stessa decisione, la mia scelta è molto convinta. ho lasciato una posizone, non ho accettato incarichi di grande prestigio che mi sono stati offerti in modo convinto", ha aggiunto. E ancora: "Credo che in questa regione la democrazia sia bloccata e l'opposizione debole, si accontenta di fare opposizione. Sono convinta che ci sia spazio per un cambiamento e lo dico con rispetto dei partiti che hanno vinto e degli elettori che li hanno votati. Ci sono segnali di difficoltà. Sono convinta della scelta fatta con convinzione, ho scelto strada più difficile ma ho sempre scelto strade in cui pensavo di dare contributo".  Ai giornalisti che le chiedevano se in questa campagna elettorale i lombardi si siano dimenticati dei drammi causati dalla pandemia, la candidata ha risposto "può darsi che ci sia stata una semplificazione e che non si sia pensato a una gestione Covid pre e post Moratti".

Le parole di Calenda

"La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell'ipotetico formato del campo largo. Letizia  Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. I risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione. La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare diventa ancora più urgente". Sono le parole del leader di Azione Carlo Calenda.

La stoccata di Gori

Calenda ha poi difeso la Moratti dopo le dichiarazioni del sindaco di Bergamo del Pd Giorgio Gori: "Possiamo a questo punto serenamente dire che la scelta del Terzo Polo di sostenere Letizia Moratti è stata una sciocchezza? Col maggioritario a turno secco si è competitivi solo unendo tutto il centrosinistra (sì, pure i 5S). O lo capite o la destra vincerà ogni volta", le parole del primo cittadino orobico. "Sicuramente non ha funzionato - la risposta di Calenda - e non ho mai problemi ad ammettere una sconfitta. La questione però è un poco più complessa. La scorsa volta eravamo tutti con te e hai/abbiamo preso meno del 30%. C'è un inossidabile voto di destra che fa crescere Fontana anche dopo disastro Covid"". 

L'attacco di Majorino

Un ringraziamento alla Moratti è arrivato, invece, da parte di Gianfranco Rotondi, presidente di "Verde è popolare" ed ex consigliere di regione Lombardia: "Ho sempre avuto stima per Letizia e continuerò ad averne nonostante questa avventura elettorale inutile per lei, e forse utile solo a noi: dimostra che il centro - inteso come opinione moderata di massa - é rappresentato ormai da Giorgia Meloni". Attacchi, invece, da parte di Pierfrancesco Majorino: "Il Terzo polo rifletta sulla scelta che ha portato a sostenere  Letizia Moratti. Il ticket con lei non era possibile, poi gli elettori hanno dato un giudizio spietato sulla sua proposta".  Moratti ". 

La provocazione di Sgarbi

Anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, attacca la Moratti: "Non può passare una vita a destra, prima con Berlusconi, poi come vice-presidente di Regione, e poi, perché non la candidano, se ne va con Calenda. Assurdo".  E ancora: "La sinistra avrebbe dovuto candidare Massimo Moratti". Il crollo del centro-sinistra si fa sempre più evidente. E Sgarbi prova a dare una spiegazione: "La sinistra ha scelto un candidato molto simpatico ma troppo orientato a sinistra. Serviva una figura come un industriale, simile alla Moratti, ma non lei, magari suo cognato". Ovvero Massimo Moratti.