Editoriale

Usare correttamente Tinder a Milano

A Milano la vita costa così tanto che Tinder, più che un’app per conoscere nuove persone (leggasi “rimorchiare”), potrebbe essere più utile come modalità alternativa per dividere un affitto. Eh sì, perché ai non-accoppiati che hanno l’assurda pretesa di vivere nel capoluogo milanese tocca guadagnare almeno duemila e passa euro al mese per mantenere la propria orgogliosa indipendenza. Certo, si può anche avere dei coinquilini, ma dopo i trent’anni – credetemi – la sopportazione per le discrasie altrui diventa inversamente proporzionale all’avanzare dei compleanni. Ma vediamo i numeri. Secondo gli ultimi dati di Immobiliare.it, l’affitto di un bilocale a Milano costa mediamente poco più di 1.300 euro. A cui bisogna aggiungere spese di condominio, tasse, bollette e magari – per i più pretenziosi – anche del cibo da mettere in tavola. Traduzione: uno stipendio non basta. Traduzione parte due: nella descrizione di Tinder, a sto punto, metteteci pure il quartiere dove sognate di vivere.