MICHELE MEZZANZANICA
Editoriale e Commento
Editoriale

La prova del nonno

“Non lo abbandoneremo mai”. C’è tutta la forza e l’amore di un nonno in queste poche parole, nel contesto in cui sono state pronunciate. Sulla strage di Paderno ci si è concentrati sulle vittime e su Riccardo, come normale che sia, cercando di vivisezionare la mente del ragazzo con l’aiuto di criminologi e psicologi, inquirenti e pedagogisti, a caccia di indizi che aiutino a rispondere alla domanda che tanto ci angoscia: “Perché? Come è potuto succedere?”. 

Ma tra le schegge di questa terribile deflagrazione familiare ci sono anche loro, i nonni. Sono vivi e sono liberi, ma si trovano in una situazione terribile. E irreversibile. Hanno perso un figlio e un nipotino, oltre che un genero e una nuora, e li hanno persi per mano di un altro nipote. Un nipote che passerà parecchi anni in carcere e che ha solo loro, i nonni, a cui aggrapparsi da qui in avanti.

E’ il killer di tuo figlio/a, l’assassino dei suoi genitori, ma resta sempre tuo nipote. Quel che rimane di quella famiglia che tanto amavi. “Non lo abbandoneremo mai”.