Vendemmia, inizia la Franciacorta: produzione stimata in calo del 15%

Coldiretti: "Pesano gelate tardive e grandine, ma l’uva è di buona qualità". Apripista l’azienda Faccoli

L’imprenditore Claudio Faccoli con i figli Francesca e Giorgio

L’imprenditore Claudio Faccoli con i figli Francesca e Giorgio

Coccaglio (Brescia), 17 agosto 2021 - È partita ieri la vendemmia in Lombardia. I primi grappoli a essere tagliati sono stati quelli delle uve pinot nero dell’azienda Faccoli, a Coccaglio, in Franciacorta. Nei prossimi giorni le operazioni entreranno nel vivo anche in Oltrepò Pavese, mentre gli ultimi a vendemmiare saranno i viticoltori della Valtellina. Per Coldiretti in Lombardia la vendemmia 2021 registrerà un calo medio di raccolti di circa il 15% rispetto allo scorso anno, ma la qualità è buona. Il via alla raccolta dell’uva parte con una settimana di ritardo rispetto alla precedente stagione a causa delle gelate primaverili tardive che hanno di fatto rallentato lo sviluppo dei vigneti, su cui poi nei mesi estivi si sono abbattute a macchia di leopardo anche diverse grandinate talvolta violente, come quella che a fine giugno ha interessato il Pavese con centinaia di ettari di filari falcidiati da chicchi di ghiaccio grandi come noci. "Nonostante le bizze del clima – spiega Coldiretti regionale – si segnala comunque una buona condizione sanitaria dei vigneti, preludio a una vendemmia di qualità che nei nostri territori è destinata per circa il 90% a produzioni certificate grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt".

La produzione italiana quest’anno si stima in calo del 5-10% a livello nazionale per un quantitativo compreso tra i 44 e i 47 milioni di ettolitri, ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature, che influiscono sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In Italia si attende comunque un’annata di buona/ottima qualità. Nonostante il calo, l’Italia quest’anno è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna che hanno subito una contrazione dei raccolti, anche se più marcato per i cugini d’Oltralpe. "L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino – conclude Coldiretti – è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing anche attraverso l’utilizzo dei social e il rapporto con i consumatori, con i giovani vignaioli che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice. Le aziende dei giovani possiedono peraltro una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più".