Titoli energetici, finanziari e bond selezionati "I mercati puntano sul risveglio dell’Asia"

Alessandro Varaldo, ad di Banca Aletti (gruppo Banco Bpm)

Alessandro Varaldo, ad di Banca Aletti (gruppo Banco Bpm)

Alessandro Varaldo, ad di Banca Aletti (gruppo Banco Bpm)

di Achille Perego

Dalle varianti del Covid che creano nuovi allarmi sia sanitari sia economici per i possibili lockdown al timore di una stretta sui tassi americani per la ripresa dell’inflazione. Dopo l’euforia in Piazza Affari per l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi, questa settimana la Borsa di Milano come gli altri mercati ha risentito di più di un’incertezza. Ma quali sono le incognite e le opportunità d’investimento a partire proprio dall’effetto Draghi?

"Il nuovo presidente Draghi – risponde Alessandro Varaldo (nella foto), ad di Banca Aletti (gruppo Banco Bpm) – è stato chiamato ad affrontare una situazione critica, da un punto di vista economico, aggravata dalla crisi pandemica. Si consideri che alla fine del 2019, il Pil del nostro Paese era a un livello ancora inferiore di ben cinque punti percentuali rispetto ante-crisi del 2008. Se a questo divario aggiungiamo i nove punti perduti dall’Italia nel 2020, il solco da colmare è enorme. In base alle proiezioni degli esperti del Fmi raggiungeremo il livello di ricchezza (a prezzi costanti) che avevamo nel 2008, solo tra il 2028 ed il 2030 nella migliore delle ipotesi".

Un percorso, quindi, che non si annuncia facile?

"Draghi può contare sulle risorse che l’Europa ha messo a disposizione grazie al Recovery Fund. Considerando il ritardo accumulato e le carenze strutturali, non è un caso che all’Italia sia stato destinato quasi il 30% di questo fondo (209 miliardi), una spesa pluriennale la cui efficacia dipende dal varo di riforme che spaziano dalla PA alla giustizia, dal sistema pensionistico alla tassazione".

Alla luce di questo scenario come deve muoversi un investitore?

"I tassi in rialzo danneggiano in particolare i titoli a multipli più elevati. Il mercato equity, se valutato escludendo il settore tecnologico della cybersecurity e dei veicoli elettrici, offre valori inespressi soprattutto sul comparto value con energetici e finanziari in testa. La ripresa ciclica che ci attendiamo ha già avviato un generalizzato allargamento dei rendimenti e un salubre ritorno delle decorellazioni tra azioni e obbligazioni".

Come vede, a livello geografico, i mercati?

"Attualmente, l’Asia rappresenta lo stock of value del mercato azionario. Fondamentali solidi, valutazioni attraenti, ciclo economico in espansione, premi al rischio ancora ampi sono i motivi che ci fanno preferire l’area asiatica rispetto ai Paesi sviluppati. Usa ed Europa, infine, selettivamente sono ancora investibili".

Come muoversi invece sul mercato dei bond?

"L’obbligazionario è caratterizzato da scarsità di rendimenti attesi positivi e concentrazione sui pochi comparti ancora in grado di remunerare il rischio tasso e di credito. La proposta d’investimento include qualità del credito per contenere la volatilità dei mercati, obbligazioni convertibili per generare convessità di portafoglio e recuperare efficienza, titoli legati all’inflazione core per prevenire eventuali shock di prezzo".

Negli ultimi mesi è risalito il prezzo del petrolio e abbiamo assistito ai record dei Bitcoin.

"Tra gennaio e aprile 2020 l’indice generale delle materie prime è crollato del 50%, ma le politiche espansivereflattive associate ad aspettative di contenimento e poi di soluzione della pandemia grazie ai vaccini, hanno dato impulsi sempre più potenti e convinti di ripresa. L’indice dei prezzi delle materie prime ha progressivamente ridotto le perdite finendo in territorio positivo, scontando una ripresa significativa di Paesi come la Cina e gli Stati Uniti. Per ciò che concerne i Bitcoin, fondamentale è valutare l’impatto normativo e non cadere vittima di alcuni errori comportamentali come i recency bias, ovvero la tendenza a privilegiare eventi recenti, variabilità dei prezzi, rispetto a quelli storici. Sarà decisivo gestire le fasi di volatilità".

Qual è in questo contesto la vostra strategia verso i clienti?

"In tema di consulenza la clientela private può contare su un nuovo modello di servizio che pone al centro del progetto d’investimento il cliente ed il soddisfacimento dei suoi bisogni. Gli errori comportamentali, infatti, possono causare rispetto a un’allocazione standard fino al 3% di minor rendimento e un costo non sostenibile alle attuali condizioni di mercato. Il nostro modello BA³, Behavioral Advisory, si basa sulla finanza comportamentale applicata e riduce gli errori grazie alla costruzione di portafogli efficienti, all’individuazione delle personalità finanziarie dei singoli investitori e all’associazione dei portafogli ai clienti in base alle loro reali esigenze. I costi, esplicitati nel rendiconto finanziario, vengono controllati e gestiti attraverso un processo interno che recepisce la normativa Mifid II in tema di prodotti equivalenti".