Teva, la nuova proprietà salva il sito di Bulciago. Speranze per Nerviano

Ottime notizie per i 106 lavoratori del polo lecchese. Trattative in corso per dare un futuro ai 360 dipendenti milanesi

Lavoratori della Teva di Nerviano

Lavoratori della Teva di Nerviano

Milano - In queste ore si cerca di salvare quanti più posti di lavoro possibili negli stabilimenti lombardi dell’azienda farmaceutica Teva. La ditta ha annunciato il subentro di una nuova proprietà per il sito produttivo di Bulciago, in provincia di Lecco, che consentirà ai 106 lavoratori attuali di mantenere la propria occupazione. "Un’ottima notizia dopo quasi due anni di impegno da parte di Regione Lombardia e delle parti sociali” ha spiegato Silvia Scurati, consigliere regionale e membro della IV Commissione attività produttive e occupazione.

Secondo prime indiscrezioni sarà il gruppo Flamma, presente dal 1950 in Italia, Cina e USA a dare continuità al sito produttivo di Bulciago reimpiegando tutti i lavoratori ancora in forza e quelli finiti in cassa integrazione. "Questo grande risultato è stato ottenuto grazie al lavoro di squadra che ha visto impegnati gli assessori Guido Guidesi, Melania Rizzoli e la IV Commissione, confermando, ancora una volta, regione Lombardia protagonista attiva nel mettere attorno allo stesso tavolo lavoratori, organizzazioni sindacali e proprietà per il mantenimento del posto di lavoro di tutti i 106 dipendenti”.

In queste ore si sta cercando di salvare anche il sito produttivo di Nerviano della Teva, con 360 lavoratori che rischiano seriamente di restare a casa. Una situazione che si sta trascinando da mesi, dopo che la primavera scorsa il colosso farmaceutico aveva annunciato la chiusura del polo entro il luglio del 2022. La multinazionale era arrivata a Nerviano nel 2016 rilevando lo stabilimento da Actavis e nel 2018 aveva iniziato a costruire il nuovo polo produttivo proprio in via Pasteur. Poi la crisi.