Idrogeno, università e aziende insieme per la ricerca

Politecnico di Milano, Edison, Eni e Snam hanno dato vita a una piattaforma per lo sviluppo delle tecnologie legate al nuovo vettore energetico per la decarbonizzazione

Idrogeno

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Milano, 30 novembre 2021 - Una piattaforma di ricerca congiunta tra università e aziende per studiare lo sviluppo del vettore energetico che potrà dare un contributo decisivo al raggiungimento degli obiettivi climatici globali: l’idrogeno.  Nasce Hydrogen Joint Research Platform (Hydrogen JRP) creato dalla Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano e a tre aziende fondatrici Edison S.p.A., Eni S.p.A e Snam S.p.A   L’intento è dare impulso alla creazione di una filiera idrogeno in Italia, per favorire la competitività delle aziende e la crescita di imprese high tech; Hydrogen JRP è aperto a tutte le imprese che vogliono sperimentare, con il supporto della prima università tecnica italiana e dei suoi laboratori, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e servizi sull’idrogeno.  

Nel dettaglio, Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su diversi ambiti: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.

Inoltre, per aumentarne l’impatto la piattaforma si avvarrà di un advisory board, organo di consulto strategico, che coinvolgerà i principali stakeholder istituzionali anche internazionali, per creare interesse e attrarre investimenti. Hydrogen JRP vuole cogliere la sfida della ricerca sull’idrogeno per costruire un ecosistema dell’innovazione. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci stessi, a seconda del loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’industria italiana del settore.  

L’idrogeno può diventare un protagonista centrale per fare fronte alle esigenze di progressiva decarbonizzazione in vari settori. Al fine di perseguire questa opportunità e promuovere la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno, il nostro Paese ha tra i suoi obiettivi quello di supportarne la ricerca e lo sviluppo e completare tutte le riforme e regolamenti necessari a consentirne l’utilizzo, il trasporto e la distribuzione. La Strategia europea prevede, inoltre, un incremento nell'uso di idrogeno verde nel mix energetico che può arrivare fino ad oltre il 20 per cento entro il 2050. 

Soddisfatto Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano: "La transizione energetica è tra le più grandi sfide dei nostri tempi. Sono due i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all'interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l'università al fianco delle imprese".  Secondo Andrea Sianesi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano "nella rivoluzione green europea l'idrogeno giocherà un ruolo importante". "Come Fondazione Politecnico e in linea con la nostra missione di fare da ponte tra Accademia e tessuto produttivo - ha aggiunto - abbiamo ritenuto fosse strategico creare un centro di ricerca congiunto per favorire la costituzione di una filiera industriale associata allo sviluppo dell'idrogeno, che potesse contare sulla prima università tecnica italiana e su alcune delle più importanti imprese nel campo dell'energia per favorire l’innovazione, ma anche puntare su una ricerca d’eccellenza e su un trasferimento tecnologico efficace e di impatto per lo sviluppo del sistema paese”.  

Poi, parola alle aziende. Giovanni Brianza, Executive Vice President Energy & Environmental Services Market di Edison, ha detto: “L’idrogeno è un vettore energetico fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti e dell’industria hard to abate. La grande sfida oggi è accelerarne lo sviluppo per renderlo economicamente sostenibile e per dare vita a una nuova filiera industriale che agisca da volano per l’economia italiana e affermi il valore delle nostre competenze a livello internazionale". Mentre, Francesca Zarri, Direttore Technology, R&D e Digital di Eni ha fatto sapere che "ricerca e sviluppo è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo". Infine, Cosma Panzacchi, Executive Vice President Hydrogen di Snam, ha detto che "con l'adesione a Hydrogen JRP, Snam mira a contribuire alla crescita del sistema di ricerca e sviluppo per potenziare la filiera italiana dell'idrogeno con l'obiettivo di accelerarne la diffusione, anche grazie alle infrastrutture esistenti, e dare impulso alla transizione energetica". 

L’annuncio dell’intesa sulla ricerca arriva nello stesso giorno in cui l’Alleanza europea per l’idrogeno pulito ha annunciato una serie di progetti, in tutto 750, che vanno dalla produzione all’utilizzo nell’industria, nei trasporti, nell’energia e nel settore edilizio. Oltre seicento progetti saranno operativi entro il 2025, ha indicato il commissario all’industria Thierry Breton. Sono coinvolte diverse societa’ italiane in progetti che interessano il territorio nazionale come Enel, Sit, Seicos, Sapio, Rosetti Marino, Solvay Chimica Italia, Snam, Società Gasdotti Italia, Aecom, Nextchem, Fincantieri, Fnm, Edison, Snam. Stellantis partecipa a progetti cui sono interessati Italia, Francia e Germania.