Il Piano Marshall della Regione Lombardia: tremila cantieri entro un mese

Previsti 3,5 miliardi di fondi nell’arco di tre anni per far ripartire l’economia dopo il lockdown

Tremila cantieri annunciati

Tremila cantieri annunciati

Milano, 16 settembre 2020 - Entro il 31 ottobre in Lombardia si apriranno più di 3mila cantieri. Ad assicurarlo sono stati, ieri, Attilio Fontana, presidente della Regione e gli assessori regionali Davide Caparini (Bilancio) e Massimo Sertori (Enti locali). Si tratta dei primi cantieri finanziati attraverso il Piano Lombardia, un piano della durata di tre anni varato dall’esecutivo regionale con l’obiettivo di far ripartire l’economia lombarda dopo il lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus. Un piano che per la Regione ha comportato un indebitamento di circa 3,5 miliardi di euro e che riserva una parte di risorse ai Comuni e alle Province, a patto che i progetti indicati dagli uni e dalle altre siano cantierabili entro la fine di ottobre 2020. I tremila cantieri annunciati ieri sono proprio quelli chiesti dagli enti locali lombardi e cubano 400 milioni di euro.

Nel dettaglio , sono stati approvati 3.021 progetti presentati dai Comuni e 97 progetti presentati dalle Province. A Bergamo sono stati destinati 57,7 milioni di euro, a Brescia 57 milioni di euro, a Como 30,4 milioni, a Cremona 19,8 milioni, a Lecco 17,6 milioni, a Lodi 11,5 milioni, a Mantova 20,3 milioni, a Milano 71,7 milioni, a Monza e Brianza 28,5 milioni, a Pavia 32,9 milioni, a Sondrio 12,7 milioni e a Varese 38,3 milioni. Cifre riferite, in tutti a casi, al totale delle risorse garantite ai singoli Comuni e alla Provincia o, nel caso di Milano, alla Città Metropolitana. Gli interventi finanziati vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, luoghi di cultura e strade, passando per la riqualificazione di quartieri, le opere di contrasto del dissesto idrogeologico, lo sviluppo della mobilità sostenibile, l’incoraggiamento dell’uso di fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico e dell’illuminazione pubblica, l’ampliamento del wi-fi e della fibra ottica.

Il 24 settembre Fontana inizierà un tour per le province lombarde finalizzato a presentare il piano e le opere da esso finanziate. Prima tappa: Lodi, dove si è avuto il primo focolaio di Coronavirus. "I tre concetti cardine del nostro tour – ha spiegato il governatore – saranno: ricucire, proteggere e costruire. Ricucire per rimarginare le ferite, superando sconforto e rabbia e riaffermando la sintesi virtuosa tra pubblico e privato del modello Lombardia. Proteggere per rappresentare le istanze del mondo produttivo e interpretare i bisogni sociali del territorio. Costruire per dimostrare, ancora una volta, che la Lombardia sarà il luogo dell’Italia che verrà, già proiettata verso il 2030". "Stiamo anticipando quanto avverrà con il Recovery Plan – aggiunge Caparini –. Abbiamo infatti fissato le stesse linee guida: immediata cantierabilità dei progetti e semplificazione burocratica. Tutto questo è possibile perché per la prima volta dal 1996 abbiamo raggiunto il prestigioso traguardo dell’“indebitamento zero“". "Siamo l’unica Regione ad aver messo in campo questa importante linea di investimenti e di sviluppo" sottolinea, infine, Sertori.