Aumentano i prezzi dei voli verso la Sicilia (Illustrazione di Arnaldo Liguori
Da 200 a 500 euro: prendere un aereo da Milano per tornare in Sicilia a Natale costa più che andare a Parigi. I prezzi sono alti, troppo alti secondo le associazioni di consumatori. E si fa strada un’ipotesi scandalosa: proprio nel periodo in cui gli italiani soffrono per l’inflazione e la crisi energetica, le compagnie aeree avrebbero sfruttato il Natale per aumentare oltre misura i prezzi dei voli. Su questa ipotesi sta indagando l’autorità italiana Antitrust, che ha aperto un’istruttoria nei confronti di Ryanair, ITA Airways, Wizz Air e EasyJet (solo per citare le principali compagnie.
L’Antitrust parla di una possibile “intesa restrittiva della concorrenza” che coinvolgerebbe centinaia di voli giornalieri per la Sicilia in partenza da Milano, Roma, Torino e Bologna. L’ipotesi è che le compagnie aeree si siano messe d’accordo per aumentare i prezzi per i passeggeri, in particolare quelli di classe “economy”, dei voli che toccano da una parte Palermo e Catania e dall’altra parte Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (comprensivo di Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna. Un comportamento, questo, che è vietato dall’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Queste distorsioni, commenta l’Antitrust, “risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell'attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d'acquisto dei redditi delle famiglie”.
Il caro-voli in Sicilia era stato segnalato da Codacons lo scorso 13 dicembre. L’associazione dei consumatori segnalava “presunte distorsioni della concorrenza derivanti dall'incremento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia in corrispondenza delle festività natalizie.
“Ryanair, ITA Airways, Wizz Air e EasyJet – scrive Codacons – sono le principali compagnie aeree che offrono servizi di trasporto aereo nazionale verso la Sicilia, con numero di frequenze operate che varia da tratta a tratta ma che, con riferimento alle tratte più rilevanti (quali la Milano/Palermo e la Milano/Catania e la Roma/Palermo, e la Roma/Catania), può arrivare complessivamente fino a 20 voli giornalieri per tratta”.