BARBARA CALDEROLA
Economia

Pmi, sfida tra digitale e green: “Più spazio al capitale umano”

Assolombarda, Mattia Macellari è il neo presidente del Comitato: “Valorizziamo il coraggio”

Mattia Macellari (al centro) fra il direttore generale Alessandro Scarabelli e il presidente di Assolombarda Alessandro Spada

Mattia Macellari (al centro) fra il direttore generale Alessandro Scarabelli e il presidente di Assolombarda Alessandro Spada

Milano – “Potenziamento del capitale umano e sinergie con istituzioni educative per affrontare le nuove sfide”. Ha le idee chiare su cosa c’è da fare Mattia Macellari, neo presidente del Comitato Piccola industria di Assolombarda al timone del gruppo nel quadriennio 2025-2029, un tempo cruciale per i cambiamenti epocali in corso dall’intelligenza artificiale alla transizione ecologica. “Queste aziende – dice – sono il fulcro della nostra economia. La loro crescita è la condizione essenziale per favorire lo sviluppo di un tessuto produttivo che fra Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi rappresenta il 59% del Pil della Regione e il 13,3% di quello nazionale”. L’operazione per il manager, classe 1978, che si occupa di consulenze informatiche e sviluppo piattaforme software in C.A.T.A., “è facilitarle le imprese mettendole nella condizione di realizzare tutte le loro potenzialità”.

A questo incarico è arrivato passo dopo passo dalla guida di Assolombarda Servizi al Consiglio di amministrazione della Business School del Politecnico di Milano. Già al vertice del Gruppo Giovani della categoria, Macellari è stato anche vicepresidente di Piccola Industria con delega all’Innovazione digitale, alla Transizione 4.0 e al Conferimento tecnologico. Ora, il salto in cabina di regia. Davanti, una strada già tracciata. “Indirizzeremo le associate verso la transizione digitale e l’innovazione tecnologica integrando la transizione ecologica come pilastro strategico del business – spiega –. Valorizzeremo il coraggio di migliaia di imprenditori che ogni giorno a fianco dei loro collaboratori sviluppano idee, progetti e prodotti sui mercati internazionali, confermando la bontà del ‘saper fare’ del nostro territorio”.

Al suo fianco una squadra di vice che opereranno in stretto contatto con i gruppi tecnici: Marco Grecchi (Ics Industria Costruzioni Stampi, delega “Competenze e Capitale Umano”); Lara Botta (Botta Ecopackaging, ai “Mercati internazionali”); Leopoldo Longobardi (Proenergy, ad “Ambiente, Territorio e Politiche Energetiche”); Valerio Berra (Hydroservice, a “Innovazione, Transizione Digitale e Trasferimento Tecnologico”); Mattia Adani (Nowal Chimica, delega a “Europa, Finanza e Fisco”). Mentre, lui terrà per sé “Esg” e “marketing associativo”. A tutti il compito di difendere il “modello industriale lombardo” raccontato in questi anni da Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, “un mix di qualità, innovazione e diversificazione dei prodotti”. La competitività che si guadagna così, si riflette nei mercati esteri con un valore di export pari a 163,6 miliardi di euro (2023) sui 626,2 dell’Italia. Anche in questo caso l’economia lombarda ha performance migliori di interi paesi come Ungheria, Danimarca, Portogallo, Finlandia. Il cuore manifatturiero regionale – Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia – esporta più del 13% a livello nazionale e più del 50% a livello regionale (82,2 miliardi di euro).